E’ piaciuto il racconto di De Toma. Premio Energheia attribuito a “Molly”
Il Quotidiano – Domenica 15 settembre
Oltre due ore di approfondimento culturale contrassegnate dall’entusiasmo e dalla passione dei giovani di Energheia nei confronti dei modi di intendere la scrittura, ieri sera nella suggestiva cornice di piazza Sedile a Matera. L’ottavo premio Energheia è stato vinto dal racconto intitolato “Molly”, scritto dalla barese Stefania De Toma. Una storia narrata tutta d’un fiato, senza punteggiatura, senza un inizio né una fine. In medias res siamo trascinati a seguire le libere associazioni, divertenti o malinconiche, di una ragazza che ha casualmente incontrato l’attore preferito. Racconto segnalato è “L’assedio degli impuri”, del materano Maurizio Canosa. La storia: nei primi decenni del Novecento, superata l’epidemia del colera, alla comunità dei profughi di S. si uniscono piccoli briganti, disertori ed eremiti. Il passaggio da esuli ad assedianti sarà messo a fuoco grazie ad episodi salienti in cui sono coinvolti i personaggi più caratteristici. Per il miglior racconto da sceneggiare si è distinto “Quel che vediamo delle cose” del consentino Giuseppe Autiero. Infine racconto segnalato ancora “Molly”. Un vero e proprio salotto letterario quello – rappresentato dalla cerimonia di consegna del premio, in cui si sono alternati sia scrittori ed esperti noti al pubblico in qualità di giurati (quali Silvia Balestra, Cosimo Argentina, Chiara Gamberale, Christian Raimo, Francesco Apolloni, Roberta Petrelluzzi e Giulia Cogoli) sia scrittori esordienti.
Questi ultimi, i finalisti, si sono contesi fino all’ultimo la vittoria (una costante del premio Energheia è quella di designare il vincitore poco prima della cerimonia di premiazione). E non sarebbe la prima volta se tra gli undici autori finalisti qualcuno riuscisse a diventare una delle firme della narrativa contemporanea. Energheia è un ottimo trampolino di lancio, tenendo presente l’opportunità che offre ai racconti migliori di essere pubblicati in un’antologia. La proclamazione del vincitore, preceduta dalle note di Noemi e Roberto Zaccagnino, e dalle premiazioni delle iniziative collaterali è stata fatta dalla scrittrice Silvia Ballestra, presidente della giuria del premio Energheia. Un piolta di deltaplani ad ogni tramonto, dopo aver accompagnato i soliti turisti snob, compie l’ultimo volo della giornata, quello più significativo, per inseguire il sole. E, quando volerà con una donna psicologicamente fragile, riuscirà ad infonderle speranza per il futuro. Durante l’intervento dell’associazione Energheia, è emersa la varietà delle tematiche affrontate dai finalisti, dall’attualità ai racconti ambientati in epoche passate, dalle storie di marginalità a quelle di fantasia, la differenza nella tonalità stilistiche (dai racconti narrati con minimalismo a quelli curati nei dettagli, nei quali ogni frase è incisiva nella sua profondità). Tutto questo ha denotato da un lato una crescita letteraria dei partecipanti, un affinamento nei confronti delle tecniche di scrittura, dall’altro un’attenzione notevole da parte dei lettori che hanno valutato qualitativamente gli elaborati. ” Da Matera – è stato detto – dove il premio è nato e si è sviluppato, ha promosso iniziative di notevole spessore culturale delle quali è bene sottolineare l’impatto, sempre più forte e positivo, nei confronti della città stessa. Protagonista, infatti, è si, Energheia, regista di queste valide manifestazioni, ma anche Matera con i suoi luoghi incantati. Quella di Energheia è una realtà giovane che con il solo entusiasmo e l’amore verso la scrittura e la lettura, nonostante le difficoltà con cui spesso si scontra, si è affermata con orgoglio nell’offerta culturale della penisola”.
Nella foto_Un momento della cerimonia di consegna del Premio Energheia 2002