A una ventunenne barese l’edizione 2002 del Premio Energheia
Corriere del Mezzogiorno – Martedì 17 settembre
Cerimonia sabato sera per premiazione del Premio Energheia a Matera nella cornice di Piazza del Sedile: tra gli intermezzi musicali duo Noemi e Renato Zaccagnino, voce e chitarra, inattesa comparsata dell’attore palermitano Luigi Lo Cascio. Impegnato nelle riprese di un film nei dintorni di Bari, è intervenuto in qualità di fratello di uno dei finalisti, Martino Lo Cascio, selezionato nella sezione narrativa “over 22”. Con simpatia e modestia, l’attore ha letto alcuni passi del testo fraterno e ha ricordato i trascorsi domestici dei due bambini aspiranti artisti.
La giuria presieduta da Roberta Petrelluzzi (nota al grande pubblico per la conduzione di Un giorno in Pretura) ha scelto la ventunenne barese Stefania De Toma, con il racconto Molly, “per la ricerca coraggiosa di una lingua ricca e elaborato che racconta con scioltezza e ironia una storia dell’oggi attraverso uno sguardo consapevole, disincantato ma non cinico”. La giuria ha inoltre segnalato il racconto L’assedio degli impuri del materano Maurizio Canosa. Il Premio per il miglior racconto da sceneggiare è andato a Quel che vediamo delle cose di Giuseppe Autiero; la segnalazione, invece, è ancora per la barese Steania De Toma. Il premio “I brevissimi – Domenico Bia” se lo è aggiudicato il racconto Sordo, muto, cieco di Flavia Piccinni (Lucca). Il premio per il soggetto cinematografico è andato a Il culone Cristiano Zuccarelli (verdello – Bg). Cala il sipario su Energheia 2002, ma solo momentaneamente: per l’inverno si attendono infatti i risultati dei premi internazionali Europe e Africa Teller. E già si lavora per l’edizione 2003 di una manifestazione di qualità portata avanti con sacrificio personale e lavoro volontario in mezzo a tante difficoltà logistiche. Lo sanno bene Rossella Montemurro, Felice Lisanti e tutti i collaboratori dell’associazione Energheia, che per un intero anno intrecciano le vicende di un concorso letterario tra i più interessanti e utili delle nostre regioni. Un evento che meriterebbe, preservandone l’impostazione di fondo, un coinvolgimento materiale più concreto da parte delle istituzioni e dei privati più attenti.
Nella foto_Un momento della cerimonia di consegna del Premio Energheia 2002