Il giornalista Raffaele Masto e la vera Africa fuori dagli stereotipi
Il Quotidiano – Giovedì 13 maggio
Una realtà giovane e vitale
Nella giuria della quarta edizione del premio letterario Energheia Africa Teller anche un inviato speciale che l’Africa la conosce bene, soprattutto per aver seguito le principali crisi politiche degli ultimi dieci anni: è il giornalista Raffaele Masto della redazione esteri di Radio Popolare.
Masto ha lavorato anche in America Latina e Medio Oriente, collabora con diverse testate italiane e straniere e ha realizzato documentari di politica, società, cultura. È conduttore di “No-Global” e “L’informazione deviata”, pubblicati da Baldini e Castaldi. Per Sperling e Kupfer ha pubblicato lo scorso anno “In Africa” e “Io, Safiya”.
Quanto è filtrato ciò che vediamo in televisione o leggiamo sui giornali dell’Africa, i mass media danno una visione parziale della realtà del continente africano?
“E’ abbastanza filtrato, è solo una visione parziale, un’Africa di guerre dimenticate, dove si soffre la fame, le carestie e si combattono conflitti etnici. Quella che giunge qui tramite i media è una visione molto parziale di un continente con 800 milioni di persone, il 70% delle quali con un’età inferiore ai 15 anni. È una realtà giovane che vuole vivere e conoscere anche se con enormi disagi”.
Cosa si potrebbe fare per cercare in qualche modo di aiutare l’Africa?
“Sviluppare un rapporto di uguaglianza su tutti i piani. Molti paesi hanno il problema del debito, il risultato di un rapporto disuguale. Non dimentichiamoci che adesso un po’ d’Africa ce l’abbiamo qui: conoscere e avvicinare gli africani che vivono nelle nostre città può consentirci di capire i problemi della loro terra”.
Qual è secondo lei, la valenza di un premio letterario rivolto ai giovani africani?
“Iniziative come queste sono in grado di portare in Italia un aspetto dell’Africa che di solito non arriva. Gli africani hanno voglia di parlare, ci sono grandissimi scrittori ma purtroppo sono poco tradotti e questa assenza letteraria contribuisce a creare un’Africa stereotipata”.
(Nella foto_L’incontro con il giornalista Raffaele Masto)