Storie dalla terra dell’inconscio. Nei racconti le emozioni degli aspiranti scrittori
La Gazzetta del Mezzogiorno – Martedì 4 settembre 2001
E il concorso oltrepassa i confini nazionali
Sarà ambientato intorno al muro di Berlino il racconto che diventerà un cortometraggio
Fiumi di emozioni, di memorie, di sentimenti racchiusi in poche pagine. Voglia di comunicare, di trasferire esperienze. E, perché no, di ribellarsi. Aspiranti scrittori hanno trovato, con il premio Energheia, un’altra occasione di confronto. Da tutta Italia, e in questa settima edizione, anche dalla Francia e dall’Ungheria, sono arrivati centinaia di racconti. Fra questi ne sono stati scelti una ventina dai lettori. Poi, due qualificate giurie, hanno individuato i più belli.
Niccolò Ammaniti, Andrea Demarchi, Chiara Gamberale, Aldo Nove e Alberto Scarponi non hanno avuto dubbi. “Per il tema dell’umanità come slancio verso indipendente dagli esiti delle proprie azioni riscontrabile nell’eticità della meta, per l’intensità e la compiutezza del personaggio femminile e soprattutto per l’esattezza stilistica e il nitore della scrittura in un impianto narrativo convincente vince Walter Simmons di Dario Fani – Roma”.
Un racconto imprevedibile. La qualità di un premio letterario si basa essenzialmente sulla sua capacità di diventare veicolo di promozione culturale. A prescindere dalla sua carenza infrastrutturale che pure rappresenta un freno allo sviluppo di queste iniziative. Ciononostante, il premio Energheia ha fatto passi da gigante. La chiave del successo? Un filone fino a ieri sottovalutato nei concorsi: il racconto…
…Ma al di là dei vincitori, Energheia, ogni anno che passa, dimostra di aver imboccato la strada giusta. E oggi rappresenta il fiore all’occhiello delle manifestazioni culturali in città. Come, fra l’altro, testimoniato dalle autorevoli presenze. Patrizia Belli: “Mai ho sentito la freschezza, l’allegria che ho trovato in questa manifestazione. Mi sono divertita molto anche perché i racconti che abbiamo letto sono stati tutti scritti da persone che desideravano essere letti ed eletti a testimonianza della voglia di comunicare.”…
…Infine Chiara Gamberale: “Sono qui per la seconda volta. Matera, per me, somiglia a un territorio dell’inconscio.”
Nella foto_Un momento della cerimonia di consegna del Premio Energheia 2001