Premio Energheia al femminile. Elogiata la qualità della scrittura e il coraggio nel trattare i sentimenti
Il Quotidiano – Lunedì 15 settembre
Primo posto a “Senza nulla guardare” di Giulia Balzano
“Credo che la scrittura sia un gioco, ma nel senso serio del termine. Quella del premio Energheia è una vittoria inaspettata perché non pensavo che il mio racconto, Senza nulla guardare potesse vincere”. E invece, la giuria della nona edizione del premio letterario Energheia, composta dal produttore cinematografico Franco Rina, dallo scrittore Antonio Pascale e dal cantautore Povia, sabato sera nell’auditorium del conservatorio Duni, ha eletto vincitore, tra i dieci finalisti, proprio il racconto della ventottenne Giulia Balzano, archeologa di Tortolì (Nu), per “la qualità della scrittura, il coraggio nel trattare i sentimenti e le reazioni emotive senza pudore come dovrebbe essere l’arte”. Apprezzata anche la “componente intimistica del racconto, che inquieta il lettore e lo induce a riflessioni personali”.
“Senza nulla guardare – ha dichiarato Balzano – l’ho scritto due anni fa, quando sono stata affascinata dal romanzo Lei così amata di Melania Mazzucco, dedicata alla bella e dannata. Annemarie Schwarzenbach e al suo rapporto con la madre”.
Anche nel racconto di Balzano, la protagonista ha un legame “malato” con la madre: è la mente lucidissima della ragazza nel suo corpo inanimato a descrivere un passato logorato da rivalità. “Scrivendo si ha la possibilità di vivere vite parallele – ha detto Balzano -. Io non ho mai scritto diari. A partire da sedici anni, però, ho iniziato a scrivere racconti, quasi sempre in terza persona. Amo particolarmente la scrittura al femminile che però riesce a non rivelarsi tale: lo stile, insomma, di Margareth Mazzantini e Margherite Yourcenar”. Una curiosità; con “La triade divina” Balzano aveva vinto la settima edizione del Premio Energheia nella sezione “Miglior racconto da sceneggiare”.
Quella organizzata di Energheia in occasione del premio è stata una serata in cui accanto alla letteratura hanno trovato spazio con eleganza il cinema e la musica. Accompagnato alla chitarra dal vincitore del premio città di Recanati, Povia, Antonio Pascale (tra i finalisti del Viareggio) ha letto un brano della sua ultima raccolta di racconti “La manutenzione degli affetti”. Un interessante percorso si storia del cinema, invece e consigli per redigere una sceneggiatura vincente, sono stati offerti dal produttore cinematografico Franco Rina. Ancora musica, infine, con la splendida interpretazione di Noemi e Renato Zaccagnino di “The girl from Ipanema”. Il tutto è stato coordinato sul palco, dalla presentatrice Rita Montanaro.
La cerimonia si è conclusa con le parole e la musica di “Quando i bambini fanno oh!”, una canzone di Povia dedicata ai più piccoli che ha avuto il potere di catturare l’attenzione dei presenti: il pubblico ha avuto infatti il piacere di ascoltare in anteprima nella città dei Sassi grazie ad Energheia una giovane promessa della musica italiana.