Il bilancio dell’undicesima edizione del concorso letterario soddisfa gli organizzatori
La Gazzetta del Mezzogiorno – Lunedì 19 settembre
Finalisti sempre più bravi
Un momento della cerimonia di consegna del Premio Energheia 2005
Ma il Premio Energheia chiede anche più autoironia
E’ Marco Candida di Tortona, il vincitore dell’XI edizione del Premio letterario Energheia. Il suo ironico “64 punti” è stato apprezzato dalla giuria. Il premio è stato consegnato sabatos era, nella cornice dell’incantevole giardino del museo Ridola: un salotto storico immerso nel verde, le cui porte sono state aperte dalla direttrice Anna Maria Patrone, all’associazione Energheia, per la serata finale di una tre giorni di cultura che di anno in anno i perfeziona. Rossella Montemurro, presidente dell’associazione, è molto soddisfatta: “Quest’anno il riscontro del pubblico e l’entusiasmo dei giurati – ha dichiarato – hanno premiato i nostri sforzi. Matera è la città ideale per un premio letterario. Il livello dei concorrenti era elevato. C’è tanta creatività, pur trattandosi di scrittori giovanissimi: l’età media è intorno ai 26 anni, il partecipante più grande ha 40 anni, ma ci sono anche ragazzi di 17 anni”.
Il presidente di giuria conferma l’alto livello qualitativo dei lavori in gara, ma con una piccola nota: un fondo di amarezza, di pessimismo, una difficoltà a trasformare le sconfitte in energia per andare avanti. “Colpisce la volontà di questi giovani autori di esprimersi attraverso la scrittura, in controtendenza, oggi che tutto è immagine in movimento” -, spiega Bettelli alla Gazzetta. “I dodici finalisti erano tutti molto bravi, ma assegnando il primo premio a Marco, abbiamo voluto dare un segnale agli altri: avete le stesse capacità, ma dovete imparare, quando vi guardate dentro, a non buttare fuori solo il malcontento, le scorie leopardiane che tutti ci portiamo dietro. Per saper essere scrittori bisogna affinare le tecniche di autoironia, ancora di salvezza in un mare tempestoso: così le sconfitte divengono vittorie”.
La scrittura come voce dell’interiorità, un esercizio letterario che non è solo di stile, ma anche scoperta di sé: in quest’ottica è stata vissuta l’esperienza di Energheia, da tutti i giovani partecipanti. Bettelli ha parlato del Premio come di un evento speciale, sollecitando amministratori ed opinione pubblica a sostenere per il futuro. “Giovani che, nell’era del web, dei telefonini, dei giochi elettronici, si siedono davanti ad un pc per scrivere, sono una risorsa da proteggere, sensibilizzando banche, associazioni, istituzioni, a supportare chi lavora per dare spazio ai pensieri e alle parole di questi giovani”.
Energheia si prepara già a lavorare per la XII edizione. E Rossella Montemurro annuncia. “Ci saranno iniziative collaterali al premio letterario, che arricchiranno il programma”.