Nell’ambito di Cortovisioni di Energheia,”Sbronzi d’amore” il cortometraggio vincitore
Il Quotidiano – Venerdì 13 settembre
Con cortovisioni di Energheia hanno avuto inizio ufficialmente le iniziative che rientrano nell’ambito della Cerimonia di consegna dell’ottavo Premio Energheia.
Cortovisioni di Energheia, storie in corto, è stato un premio promosso per la prima volta dall’associazione materana rivolto a cortometraggi a tema libero, della durata non superiore a 18 minuti.
Un comitato, composto da cinofili, ha visionato i cortometraggi pervenuti per selzionare quelli da sottoporre al vaglio della Giuria. Una giuria compostala Gianluigi Trevisi , presidente (direttore artistico del festival di musica contemporanea Time Zones, promotore di incontri internazionali di cinema, studioso di Bunuel, appassionato di letteratura sudamericana), Francesco Costantini (giornalista) e Mariolina Venezia (laureata al DAMS di Bologna, diplomata in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia nel ’91, sceneggiatrice cinematografica e televisiva; nel cinema ha collaborato all’ultimo film di Sabina Guzzanti e ha pubblicato la raccolta di racconti dal titolo: “Altri miracoli”).
Ieri sera, dopo la proiezione dei filmati finalisti presso la Momart Gallery a Matera, è stato proclamato il vincitore del corto “Sbronzi d’amore” realizzato dall’Istituto per Geometri “Pier Luigi nervi” di Barletta (Ba). Una storia divertente e di buon livello per quanto riguarda la competenza tecnica. IL protagonista è Alex, timido e riservato, con una madre iperprotettiva che, finalmente invitato ad una festa dalla ragazza di cui è infatuato, si ritrova a sfidare il suo presunto rivale in amore.
Il finale riserva una sorpresa. Segnalato, invece, “Il giorno dopo” di Sergio Ruffino (Palermo), ambientato nella caotica Palermo, in cui un ragazzo e una ragazza dall0infanzia all’adolescenza comunicano attraverso i loro balconi posti uno di fronte all’altro in due palazzi diversi. Tuttavia, malgrado la loro particolare amicizia duri da così tanto tempo, nessuno dei due conosce il nome o l’età dell’altro. Si incontreranno casualmente in giardino, ormai adulti, riuscendo a coronare il loro sogno d’amore.
Gli altri due cortometraggi in finale erano “Diamante blu” dei materani Angela Giordano e Giuseppe Lo signore e “La canna che si rollò da sola” di Giovanni Maragno, anch’egli materano. “Diamante blu” è un lungo viaggio a ritroso, compiuto con la memoria, da un anziano che rivive, raccontandoli al nipote, gli anni bui della guerra d’Africa. “La canna che si rollò da sola”, invece, con sequenze lampo, mostra la realizzazione di una canna fino al suo atto finale, la cenere. Secondo i giurati, i cortometraggi giunti in finale sono complessivamente discreti: alcuni però, pur presentando una trama originale non sono ben curati dal punto di vista tecnico, altri, ben realizzati hanno invece una trama originalissima.
Il prossimo appuntamento con l’associazione è questa sera in piazza Ridola con la presentazione dei libri di alcuni giurati e domani sera in piazza Sedile per la proclamazone del vincitore dell’ottava edizione del Premio Energheia.
Nella foto_Cosimo Argentina durante la presentazione del suo libro