Appunti di viaggio

Leggereperchè, Stefania Bruno

Associazione culturale Energheia

Lego latino
Leggere ad alta voce a qualcuno
Lego greco
Raccontare, scegliere per sé, pensare, parlare
Lego danese
Nome commerciale ® di un gioco per ragazzi, abbreviazione di leg godt (giocare bene),
costituito da pezzi di plastica che possono essere combinati ad incastro, ottenendo le più
svariate costruzioni.

Conosco Energheia da prima che nascesse, dal suo progetto, da quella meravigliosa utopia che
è la linfa di ogni arte, dai sogni di chi ci ha creduto dall’inizio e non si è tirato indietro mai.
Conosco il suo viaggio, il suo aprirsi a molti spunti e suggestioni, il suo creare canali creativi
aperti a tutti quelli che avevano voglia di entrarci a curiosare, a scrivere, a lasciare il loro
contributo di idee o di parole.
Non pensare mai che ci possa essere un solo ostacolo a fermare il tuo sogno, non ci sarà.
Il tuo sogno è il tuo sogno, è più forte di tutti gli ostacoli che potrà incontrare, non c’è cinismo
e concretezza che possa fermarlo. Saranno forse scartoffie e decreti, ma prenderà un’altra
forma, un altro treno, un altro viaggio e non si fermerà. Questa la determinazione di chi ha
sognato quel sogno e continua a sognarlo e a farlo diventare concreto ogni giorno dell’anno,
con gentilezza.
Gentilezza è la parola che più somiglia a Energheia per come la conosco io, gentilezza nel dare
peso e concretezza a parole difficili, che hanno trovato spazio negli anni in libri veri e spazi
veri. Gentilezza non vuol dire arrendevolezza, gentilezza vuol dire scelta di vivere in un altro
modo, non rinunciare alla propria idea, anzi, crederci ancor più fortemente. Gentilezza, per un
lettore come me, innamorato di ogni parola scritta in ogni dove, vuol dire accoglienza della
bellezza dell’arte delle parole scritte, lette, recitate, incise, sussurrate, vuol dire dare peso e
avere cura di noi stessi, farci dei regali. Sorridere. Piangere, amare, impazzire, rinascere in
ogni pagina.
Abbiamo polmoni forti per raccontare, abbiamo voci che sanno suggerire, sussurrare, fare
innamorare, abbiamo pensieri veloci come frecce e leggeri come piume, abbiamo parole per
ogni cuore, per ogni anima che sente, abbiamo canzoni che cullano e che colpiscano dritte e
senza complimenti, abbiamo ogni genere di conforto per giovani pensieri che crescono,
abbiano arcobaleni splendenti e di zucchero e di sale, abbiamo cieli di ogni colore, pianeti
irraggiungibili che visitiamo ogni notte. Abbiamo mille spettacoli per tutti gli occhi le orecchie
i nasi e le bocche che avranno il coraggio di aprire quella pagina, quel telefono, quel computer,
quel kindle, quella cartolina, che avranno il coraggio di alzare gli occhi sul mondo e oseranno
entrarci dentro a quelle pagine, che avranno il coraggio di assaggiare i segni che ogni parola
ha con sé, e ascoltare la sua storia.
Mi è sempre piaciuto pensare che ogni parola avesse una storia da raccontare e che ogni riga e
ogni pagina fosse il più bel campo in cui quei segni si componevano ogni volta con una pagina
diversa, con un sapore diverso, con un odore sempre pungente, sottile, unico.
Le parole scritte, lette, raccontate, entrano direttamente nel piccolo bagaglio di meraviglie che
ognuno di noi custodisce e non c’è ricchezza più grande che saperle far giocare e saper
emozionare e innamorare e far arrabbiare e deludere chi legge.

Chi legge nutre chi scrive, chi scrive finge di lanciare i suoi dardi e disinteressarsene, in realtà
scrive e aspetta che quel sasso faccia il suo rumore nell’acqua e gliene arrivi una risposta.
Questa comunicazione sottile fra scrittore e lettore è un gesto di immenso amore verso
l’umanità, verso la sua parte più resistente, più ineffabile, più sottile, eppure persistente,
pronta, attenta, presente, presente, presente a ogni presente, futura a ogni futuro.
Aveva ragione Borges, ogni porta deve restare aperta, giorno e notte, a uomini e animali, ogni
porta della nostra casa, del nostro ascolto, della nostra pagina. Solo così potremo godere
appieno di questo privilegio, di lasciarci catturare. Leggere è un gesto di fiducia verso
l’intelligenza, è trovare le strade giuste.
Questa la sfida di Energheia, un pezzetto alla volta, segnare quel sentiero e non smettere di
tenerlo pulito, per permettere a tutti di entrarci a divertirsi ed emozionarsi con le parole
scritte.