Francesco Montemurro, vincitore del Premio letterario Carlo Levi (sezione saggistica regionale), il 12 novembre incontra i lettori a Matera presso il Meeting Center di Palazzo dell’Annunziata
L’associazione culturale Energheia e l’APT di Basilicata comunicano la presentazione del saggio dal titolo: “Il barone de Bernaudo, eretico del Cinquecento e l’infelice matrimonio di sua figlia Cornelia” di Francesco Montemurro sabato 12 novembre prossimo, alle 18.30, presso il Meeting Center APT, di Palazzo dell’Annunziata, P.zza Vittorio Veneto a Matera. Ne discuteranno con l’autore, vincitore del Premio Carlo Levi per la saggistica regionale, Antonio Nicoletti e Agnese Ferri.
Una indagine storiografica, quella di Francesco Montemurro, nel lungo elenco degli incriminati per fede, nel Cinquecento, dalla Santa inquisizione. Parafrasando Emil Cioran “senza dubbio l’istituzione più oppressiva di tutti i tempi fu l’Inquisizione, non potrò mai convertirmi al cattolicesimo, una religione che ha potuto dar vita a qualcosa di così mostruoso”.
Ma è stata davvero così terribile?
Lo scopriremo incontrando l’autore del saggio che ci porterà nella sua densa e puntuale ricerca d’archivio con documenti che impongono di rivedere le tradizionali conclusioni che la storia ci ha consegnato.
Francesco Montemurro (Matera, 1964) è un avvocato civilista. Ha pubblicato quattro romanzi storici: Il segreto della vedova Fox (2014), L’ultimo della lista (2016; La cantina di via Occidentale (2018), Le zelanti lettere dell’arciprete (2020), tutti con la casa editrice Edigrafema di Matera. È alla sua prima esperienza saggistica con Cacucci Editore.