I brevissimi 2013 – Questo matrimonio non s’ha da fare di Anna Rita Lisco_Bari
Anno 2013(I sette peccati capitali – l’invidia)
Lo avevo detto a Matilda che lui non mi piaceva affatto. Troppo rozzo, il tipico palestrato che lascia pochi lembi di pelle libera, tra tatuaggi e muscoli rimpolpati da anabolizzanti e sedute dal massaggiatore. E poi quel piercing messo lì a caso, sul sopracciglio destro, mi indispettiva ogni volta che ci cadeva l’occhio.
-Sei giovane, la ammonivo.
– Ascolta tua zia che di cose nella vita ne ha viste tante!
Matilda, ventuno anni, un visetto pulito ma insipido, faceva spallucce come fanno di solito quelli della sua età, con una spavalderia innaturale e irritante.
– Zia, io e Manu ci vogliamo bene. E quando c’è l’amore c’è tutto. Ci vogliamo sposare, non è bellissimo?
Matilda ammicca in direzione del fustacchione che, nel frattempo è impegnato ad ispezionare le sopracciglia davanti allo specchio del corridoio.
– Ma zia, hai visto quanto è bono? Credi che me lo faccia scappare così un tipo del genere? Ma quando mi capita più?
In effetti Matilda non ha tutti i torti. Non la si può definire una bella ragazza e confrontata con quello lì, fa una misera figura. Forse proprio per questo non li vedo bene. Lui così alto e aitante, ben messo. Lei piccola, scialba, di poche pretese. Cosa ci avrà trovato Manu di tanto interessante?
Continuo a stuzzicarmi un brufolo che mi è comparso stamattina sulla fronte. Ho quarantasette anni, dovrei aver superato da un pezzo l’era della pelle grassa. Ma non certo per questo appaio meno radiosa. Gli uomini fanno la fila per uscire con me, donna single ed emancipata. E chi ha mai pensato di sposarsi? Sai che palle, con un uomo, sempre il solito, attaccato al piede come una palla di piombo!
Non li vedo proprio bene, so già che lei ne soffrirebbe troppo, che lui la tradirebbe a ogni occasione. E’ troppo bello per lei.
A me invece gli uomini mi mangiano con gli occhi quando passeggio per la strada o al giardino.
Lui, Manu, mi guarda a malapena, sembra che abbia due belle fette di prosciutto sugli occhi e non si accorge del ben di dio che gli passa e ripassa davanti…
Lo avevo detto a Matilda, non si può dire che non l’avevo avvisata. Erano settimane che cercavo di spalancarle gli occhietti sui rischi di un matrimonio affrettato con la persona sbagliata. Ho cercato tutti i modi di farglielo capire, anche quando ci ha scoperti a letto, non ho fatto altro che reguardirla…