Le motivazioni della Giuria nella designazione del miglior racconto da sceneggiare, vincitore la XIX edizione, durante la cerimonia di consegna del Premio Energheia 2013
_Le motivazioni dei Giurati XIX edizione del Premio Energheia 2013, riguardo il Miglior racconto da sceneggiare per la realizzazione di un cortometraggio.
Il racconto Amigdala, contiene in sé una storia, un mondo, dei profumi e dei valori con una grande capacità narrativa. L’autore è riuscito a narrare in poche pagine una storia ben scritta e avvincente con uno sviluppo di un conflitto nel personaggio protagonista molto interessante. Il titolo amigdala, prende spunto da quella parte del cervello, il cui nome deriva dal greco e significa mandorla, per la sua forma e sovrintende alla paura.
Una sorta di archivio delle nostre paure. Il personaggio di questa storia, è un corridore, un grande pilota che riesce a vincere tutte le gare di auto. Ma perché vince tutte le gare? Perché non ha paura. Non ha nessun terrore di potersi far male o di morire. Alla fine, però, la storia si conclude con il protagonista che capisce di non essere un vero eroe.
Perché il vero eroe deve temere qualcosa, ovvero la morte e deve vincere quella paura. Mentre lui non ha freni inibitori. Lui avendo subito una lesione all’amigdala, non può più avere paura. Da qui comprende che tutto quello che ha vinto e che ha fatto nella vita fino ad allora, è stato, fondamentalmente, una sorta di handicap, che lo ha portato alla vittoria e non un atto di coraggio e di eroismo.