Marc Cerrudo si aggiudica il Premio Energheia Europe–Spagna 2014.
L’associazione culturale Energheia comunica che lo scrittore Marc Cerrudo, ventitreenne di Terrazza(Barcellona), con il racconto Resurrecion “Resurrezione” si è aggiudicato il Premio Energheia Europe–Spagna 2014. La menzione speciale va al racconto: El paraguas de papel di Albert Gutierrez Milla, ventottenne di Cerdamyola del Valles(Barcellona). Quest’anno, lo ricordiamo, il Premio ha ricevuto il Patrocinio del Governo Spagnolo.
Il vincitore, sarà ospite della nostra città in occasione della cerimonia di consegna della XX edizione del Premio Energheia, prevista per i giorni 12 e 13 settembre p.v., nei giardini del Museo D.Ridola. Sarà presente anche lo scrittore spagnolo Fernando Clemot, che ha coordinato sul suolo iberico la promozione del bando e la selezione dei racconti finalisti.
Fernando Clemot scrittore spagnolo di Barcellona, laureato in Filologia spagnola all’Università di Barcellona, autore di “En la frontiera” (I migliori racconti della letteratura chiana_2008) e Siglo XXI: Los nuevos nombres del cuento espanòl._2010. Vincitore di numerosi premi tra i quali: Premio Internacional Barcarola de Narrativa_2006 e Premio Setenil_2009; collabora con numerose riviste letterarie tra le quali: Quimera, Barcarola, Educomania e Paralelo Sur.
Distinguendosi sui novanta manoscritti pervenuti, il racconto narra una storia di ordinaria follia che scorre veloce in un crescendo di tensioni tragicomiche e deliri di onnipotenza. Adolfo Romerales, lo scapolo cinquantenne protagonista del racconto, diventa amministratore del condominio in cui vive, in via Risurrezione. Ha atteso due lunghi anni prima che fosse il suo turno alla “presidenza” del palazzo. Ha organizzato tutto meticolosamente: la campagna elettorale, assurda quanto inutile, data l’assenza di altri candidati, la propaganda, gli slogan e le strategiche manovre a effetto. Non appena riveste la carica, si innesca come una macchinetta tuttofare e inizia a interferire nella tranquilla quotidianità dei condomini, stordendoli con proposte avanguardistiche e sproporzionate. Ciò che prima è solo sgomento diventa pian piano fastidio e tutti, compresi i condomini dei palazzi vicini, cominciano a guardarlo con occhi diversi. In effetti, il malcelato fervore di Adolfo è poco rispetto all’architettura della visione perversa che lo anima. Il suo vuole essere un dispiegamento di forze, un piano d’attacco inconsapevolmente picaresco che prevede: eliminazione, anche fisica, degli elementi di disturbo, sorveglianza e assiduo controllo, e una specie di soluzione finale, presagio del drammatico epilogo. Nella solitudine delle sue stanze, quest’uomo, che sostiene in perfetto equilibrio il gioco piacere-dispiacere della trama, è caduto nell’abisso. L’insignificanza della sua esistenza si è riversata goffamente sulla comunità. Caricatura o insetto induce alla compassione e poi annienta, annientando anche se stesso nella banalità del (suo) male. Tutto significativamente nostro, eco di realtà messe in scena da ometti demenziali di cui non si è compreso il potenziale distruttivo.
L’associazione ricorda, infine, che nei prossimi giorni verrà indicato il vincitore del Premio Energheia Libano, Energheia Israele e i finalisti della ventesima edizione del Premio.