Quattro visioni di Matera e del Festival Energheia
_Carolina Figueras_vincitrice dell’edizione 2011
La frase che dice che un viaggio può cambiarti la vita intera, nel mio caso si è avverata. Sono andata a Matera alla cieca, non avevo visto fotografie, né sapevo nulla sulla città. Ricordo di essere arrivata in macchina con Laura Durando, Gaetano Plasmati e Fernando Clemot. Ho scorso la città dall’alto ed è stato un momento magico. Suonava la canzone Redemtion di Lisa Gerrard, la luce enigmatica toccava con le sue braccia ognuna delle case scavate nella roccia calcarea. Quel giorno ho saputo quanto importanti per me sarebbero poi diventati quel momento e anche l’intera città.
Abbiamo alloggiato in una casa grotta color biancastro con un bell’albero davanti, un fico. Figueras è il mio cognome, e perciò quello è stato il secondo buon augurio che mi ha dato la città. Il terzo è arrivato tre giorni dopo, quando stavamo bevendo qualcosa in un dehors e sono comparsi per farmi una sorpresa i miei genitori, con il conseguente delirio di tutti gli astanti che sbraitavano per la “gran famiglia bravissima” tipo un film di Fellini.
La settimana che ho trascorso a Matera è stata la miglior settimana della mia vita, mi ha colmato emozionalmente, professionalmente e ho stretto amicizie che sicuramente saranno per tutta la vita. A Matera devo la mia vita di adesso e la felicità completa.