SIAMO TUTTI MATERANI! (Storia di librerie, candidate città europee delle cultura e molto altro).
Avete mai visto la presentazione di un libro che si trasforma in una piccola festa di piazza? Io sì, ieri sera, a Matera…
Merito della Libreria dell’Arco di via Ridola, fondamentele centro di diffusione della letteratura della città (immortalati nella foto con PPP sullo sfondo Giovanni Moliterni e Nicola Tamburrino) ma anche di Felice Lisanti del Premio Energheia, associazione che da anni sempre a Matera si preoccupa di movimentare la cultura.
E insomma, ieri faceva caldo, allora Giovanni Moliterni (che gestisce la libreria) ha fatto mettere le sedie fuori. E, subito dopo la presentazione, è stato montato un tavolino pieno di generi alimentari, e il discorso su “La ferocia” che fino a quel momento era stato intenso, serio, concentrato, è sciolto appunto in una piccola festa di piazza (con alle spalle i Sassi) che documento in modo inadeguato con queste fotine scattate al cellulare.
L’Italia ha una montagna di problemi, ma se qualcosa non è crollato del tutto è anche grazie a questa naturale predisposizione per l’ospitalità di certi luoghi, per un’accoglienza che fa capo a una tradizione molto più antica di noi, nei binari della quale non sarebbe mai possibile mettersi in modo non autentico. Altrimenti la magia non riuscirebbe in quel modo. O c’è o non c’è. O ne sei degno, o non ne sei degno. E se c’è, e ne sei degno, sono gli antenati che ti impongono come fare. L’importante è sapersi lasciare guidare.
A un certo punto a questa festa ha partecipato così Marta Ragozzino, che sta curando la mostra (ne avete sentito parlare, vero?) PASOLINI A MATERA.
C’erano le ragazze del Women’s Fiction Festival (che forse pure conoscete), e il professor Franco Vitelli che non vedevo da un po’ e Italo Massari che (altra foto) mi ha messo alla giacca la spilletta di Comitato Matera 2019 e abbiamo brindato insieme.
Ho chiacchierato allora con un bel po’ di membri del Comitato per sostenere la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019. Per farvi capire come funzionano le cose qui: per accogliere i commissari della giuria che valuta le candidature, 200 uomini e donne si sono mossi simbolicamente A PIEDI da tutti i paesi e paesini della Basilicata dandosi appuntamento nel centro di Matera.
Poi… anziché metterli normalmente in albergo, ogni commissario è stato ospitato da una famiglia materana. C’erano molte più richieste che commissari. Questo, sempre per farvi capire come funziona.
A un certo punto non ce la facevo fisicamente proprio più a dire “grazie” “grazie” e mi sono fermato solo perché rischiavo di diventare sospetto. “Che cavolo ci ringrazi per delle cose che ogni essere umano farebbe?” dicevano i loro sorrisi tranquilli. E’ allora che, scambiati gli ultimi abbracci, mi son rimesso in macchina.
E ora verso GROTTAGLIE (TA)!