C’è sempre un’opportunità per le cose che si scrivono_Andrea Bajani
_ di Andrea Bajani
Giuria XI edizione Premio Energheia 2005
Innanzi tutto voglio incoraggiare i non premiati. Il non essere premiati, il non andare da nessuna parte va bene lo stesso. Si può arrivare a pubblicare con case editrici grandi senza vincere alcun premio. Vorrei raccontarvi un aneddoto personale. Io sono stato a Roma per dieci anni e poi da Roma mi sono trasferito in provincia di Cuneo. Lì ho iniziato a scrivere poesie, partecipando a diversi concorsi, inviando una settantina di poesie.
Tra le varie iniziative a cui partecipai, ci fu quella al concorso Ossi di seppia. Dopo un po’ di tempo mi arrivò una lettera a casa in cui dicevano che ero stato segnalato e quindi m’invitavano a recarmi ad Arma di Taggia, per lo svolgimento della cerimonia di premiazione. Il mio primo pensiero è stato: “E adesso come faccio?”. Sono andato in gran livrea, spendendo i miei pochi soldi e con largo anticipo, impegnando ben tre giorni per arrivarci. La cerimonia si svolgeva in un hangar, dove c’erano moltissime persone e quando hanno iniziato a chiamare i giurati, me la facevo sotto per l’emozione. Hanno poi cominciato a chiamare i vari vincitori cui consegnavano un Premio, il primo, il secondo e il terzo e poi i centocinquanta segnalati, i quali erano solo nominati. Null’altro. C’era solo la chiamata ai segnalati. Io sono tornato a casa, triste e da quel giorno non ho più scritto poesie.
Mi sono dato alla prosa. E poi la pubblicazione è arrivata dopo anni. È arrivata comunque. Questo per raccontarvi che, se qualcuno scrive qualcosa, se ha qualcosa da dire la scriva, poi, magari la manda a un concorso e può accadere che nella giuria non ci siano persone che gradiscano quel racconto. Pazienza. Nella vita capita sempre un’opportunità per le cose che si scrivono.
Per questo vorrei incoraggiare chi non sarà nominato questa sera e chiudo con un consiglio: diffidate delle lettere in cui vi è scritto che siete segnalati. Se non avete soldi, risparmiateli.