Spuntano fiori sul cemento. I murales colorano la città
La Gazzetta del Mezzogiorno – Lunedì 29 Maggio 1995
Trasformare i muri di cemento in opera d’arte. E come d’incanto il grigiore del calcestruzzo si trasforma in una miriade di colori e di forme. Il murales, una forma di comunicazione artistica per rendere più bella la città. Non siamo certo ai graffiti di scuola americana, disegni e scritte di metropoli alla ricerca di una propria identità.
L’inedita manifestazione è stata ideata ed organizzata dall’associazione culturale Energheia, la stessa che ogni anno promuove un concorso letterario per giovani scrittori. Lungo il suo filone di ricerca culturale, il sodalizio ha pensato bene di dar vita, in collaborazione con l’Amministrazione comunale, al primo concorso intitolato “Murales – alla conquista dello spazio urbano”.
Un primo passo per abbellire soprattutto la periferia della città, spesso abbandonata a se stessa. Muri di cemento che offrono un pesante contributo al grigiore dei grandi palazzi.
Molti i disegni giunti ala segreteria del concorso, “indice – affermano i responsabili di Energheia – della grande vitalità esistente tra i giovani materni che, nei loro progetti hanno affrontato tematiche sociali oltre ad argomenti divertenti”. Una varietà di idee e di spunti creativi, espressione di gruppi di giovani ben lontani dalle forme di disagio sociale presenti in città.
Nella foto_Un momento della realizzazione del murales a Matera 2000