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A Alejandro Molina Bravo il Premio Energheia Espana 2016.

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ambasciata spagna1L’associazione culturale Energheia comunica che lo scrittore Alejandro Molina Bravo , trentenne di Madrid, con il racconto El juego si è aggiudicato il Premio Energheia Europe–Spagna 2016. La menzione speciale va ex aequo ai racconti: La noche blanca di Marta Iturmendi di Madrid e a Lapislazuli di Jaume Figueras di Barcellona. Quest’anno, lo ricordiamo, il Premio come di consueto ricevuto il Patrocinio del Governo Spagnolo.
Il vincitore, sarà ospite della nostra città in occasione della cerimonia di consegna della XXII edizione del Premio Energheia, dal 13 al 17 settembre p.v., nei giardini del Museo D.Ridola. Sarà presente anche lo scrittore spagnolo Fernando Clemot che insieme a Alex Chico, Ginés Cutillas e Jordi Gol ha coordinato sul suolo iberico la promozione del bando e la selezione dei racconti finalisti.
ambasciata spagna 2Fernando Clemot scrittore spagnolo di Barcellona, laureato in Filologia spagnola all’Università di Barcellona, autore di “En la frontiera” (I migliori racconti della letteratura chiana_2008) e Siglo XXI: Los nuevos nombres del cuento espanòl._2010. Vincitore di numerosi premi tra i quali: Premio Internacional Barcarola de Narrativa_2006 e Premio Setenil_2009; collabora con numerose riviste letterarie tra le quali: Quimera, Barcarola, Educomania e Paralelo Sur.
spagna 2011.18

Distinguendosi sui centosedici manoscritti pervenuti, il racconto El juego narra della vicenda in cui, il protagonista  sordomuto della storia ricorda e racconta di sé, della propria infanzia in un istituto per ragazzi con disabilità, dei rapporti segnati dall’inferiorità mentale che le persone gli attribuiscono ingiustamente. Eppure quella che si ascolta è la sua voce inventata, quella racchiusa in un quaderno che custodisce la natura della sua anima e che vive come intrappolata nel gioco preferito del suo gruppo di amici. Inscenavano metodicamente una fucilazione: lui e gli altri disabili erano sempre i fucilati, allineati nell’angolo dove sarebbero morti. A ritmo veloce e vibrante il lettore assiste alla morbosa ferocia inscenata, orgoglio e odio, viscere e pianto, l’oscuro presagio di qualcosa che diventerà reale a molti anni di distanza. Il gioco purtroppo si concretizzerà in un lampo: il protagonista è davanti al plotone di esecuzione in un paese dove le guerre vanno e vengono con rassegnazione, in fondo, pensa, non è cambiato molto, anche questa volta, come le altre, morendo non potrà gridare.

L’associazione ricorda, infine, che nei prossimi giorni verranno indicati i vincitori delle altre sezioni del Premio Energheia Europa e i finalisti della ventiduesima edizione del Premio.