L'angolo dello scrittore

Chi lavora e chi ascolta

– di Roberto Vacca

Maria ascoltava la parola di Gesù. Marta che lavorava alle faccende,  si lamentò di non essere aiutata. Gesù la riprese: “E’ Maria che ha scelto la parte migliore!”  [Luca, 10.38].

Ciascuno di noi crede di essere come Marta.

 

Rudyard Kipling ha generalizzato – in poesia:  I figli  di  Marta

 

Vanno tranquilli i figli di Maria – che tocca a loro la parte migliore.

Quelli di Marta no: stanno al lavoro – è la condanna  della  loro madre

Perché una volta perse la pazienza – con la sorella e pure col signore

Così,  senza riposo e senza fine – stanno sempre al servizio  dei cugini.

 

Con ogni tempo, in ogni stagione – parano i colpi e spianano le strade.

Oliano i  motori e gli ingranaggi – e s’accertano che lo scambio scatti.

Controllano le ruote e i cuscinetti – e il software e la programmazione

Per portare sicuri,   in tempi stretti – i figli di Maria a destinazione

 

Dicono ai monti:”Fatevi più in là” – e alle inondazioni: “state indietro,!

Coi loro arnesi spaccano  le rocce – non temono dirupi e precipizi,

scuotono  le colline fino in cima – svuotano i laghi e lastricano il fondo

e i figli di Maria ci viaggian sopra – dormendo, senza rendersene conto.

 

Coi loro guanti sfiorano la morte – in agguato sui cavi: alta tensione

Rinchiudono la morte  nella gabbia – e lei affamata urla la sua rabbia.

Dall’alba quando ci si vede poco – le stanno accanto e non hanno paura

È una belva e la tengono imbrigliata –  fino a quando imbrunisce e viene notte.

 

Misurano:  non accettano per fede – stanno sul pezzo anche a doppio turno.

Governano i sistemi più complessi – I loro altari sono sotto terra.

Trovano l’acqua,  ovunque essa sia – l’intubano e la sanno conservare

Perché lavori e soddisfi la sete – e che non scenda inutilmente a mare

 

Non s’aspettano di essere avvisati – un poco prima che si sviti il dado

Hanno diritti e li scordano spesso – e non fanno pesare il loro grado.

Lavorano su strade illuminate –  al buio e sulla terra inaridita

Stanno attenti, sono sempre pronti – e fanno agli altri  facile la vita

 

Se tu rimuovi sassi o  spacchi  legni – per rendere più agevole un sentiero

Bada:  un figlio di Marta c’è già stato – trovi le tracce del suo sangue nero.

Non aveva una scala fino al cielo –  non raccontava storie viste in sogno

Forniva solo un semplice servizio – ad altri che ne avevano bisogno

 

I figli di Maria son benedetti –  gli angeli sono lì  pronti per loro.

Lo sanno che la grazia gli appartiene – e ricevono  doni bene e spesso

Ascoltano parole, anche sublimi – leggono le promesse sulla carta

I  loro guai li  scaricano a Dio –   lui li scarica  sui figli di Marta.

 

 

 

The Sons Of Martha by Rudyard Kipling   (1907)

 

The Sons of Mary seldom bother, for they have inherited that good part;

But the Sons of Martha favour their Mother of the careful soul and the troubled heart.

And because she lost her temper once, and because she was rude to the Lord her Guest,

Her sons must wait upon Mary’s sons, world without end, reprieve, or rest.

 

It is their care in all the ages to take the buffet and cushion the shock.

It is their care that the gear engages; it is their care that the switches lock.

It is their care that the wheels run truly; it is their care to embark and entrain,

Tally, transport, and deliver duly the Sons of Mary by land and main.

 

They say to mountains “Be ye removed.” They say to the lesser floods `Be dry.’

Under their rods are the rocks reproved—they are not afraid of that which is high.

Then do the hill-tops shake to the summit—then is the bed of the deep laid bare,

That the Sons of Mary may overcome it, pleasantly sleeping and unaware.

 

They finger Death at their gloves’ end where they piece and repiece the living wires.

He rears against the gates they tend: they feed him hungry behind  their fires.

Early at dawn, ere men see clear, they stumble into his terrible  stall,

And hale him forth like a haltered steer, and goad and turn him till evenfall.

 

To these from birth is Belief forbidden; from these till death is  Relief afar.

They are concerned with matters hidden—under the earthline their  altars are—

The secret fountains to follow up, waters withdrawn to restore to the mouth,

And gather the floods as in a cup, and pour them again at a city’s  drought.

 

They do not preach that their God will rouse them a little before the nuts work loose.

They do not preach that His Pity allows them to drop their job when they damn-well choose.

As in the thronged and the lighted ways, so in the dark and the desert they stand,

Wary and watchful all their days that their brethren’s ways may be long in the land.

 

Raise ye the stone or cleave the wood to make a path more fair or  flat;

Lo, it is black already with the blood some Son of Martha spilled for that!

Not as a ladder from earth to Heaven, not as a witness to any creed,

But simple service simply given to his own kind in their common   need.

 

And the Sons of Mary smile and are blessed—they know the Angels  are on their side.

They know in them is the Grace confessed, and for them are the  Mercies multiplied.

They sit at the feet—they hear the Word—they see how truly the  Promise runs.

They have cast their burden upon the Lord, and—the Lord He lays  it on Martha’s Sons!