Copertine D’Autore: quando la cover è un’opera d’arte
La “Cover Art” è una tendenza che a partire dagli anni ’50 ha spinto sempre più musicisti di fama internazionale a commissionare la realizzazione della copertina dei propri album ad artisti ormai affermati, rendendole vere e proprie opere d’arte. Ad aprire questa corrente furono i Beatles con la cover dell’album Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band realizzata dall’artista Peter Blake. Tra i vari artisti che contribuirono con la propria arte a rendere famosi in tutto il mondo alcuni album musicali troviamo nomi di “colossi” dell’arte come Andy Warhol, Keith Haring, Salvador Dalì, Storm Thorgerson, Banksy, Mr. Brainwash, Jeff Koons, Banksy.
La copertina di un disco rock non è un elemento di contorno o una semplice estensione del package voluto dalla casa discografica. La foto destinata ad occupare quella precisa posizione è una creazione artistica che viaggia in sintonia con l’atmosfera descritta dai brani. L’artwork offre una finestra su un mondo che non sempre risulta di facile comprensione, lo completa e lo arricchisce di sfumature. L’immagine segna un punto di partenza per il viaggio intrapreso dall’artista, una guida per l’ascoltatore affinché possa seguirlo nel suo cammino.
Le visioni distopiche, surreali e psichedeliche di grandi personaggi dell’arte si sono spesso intrecciate con il mondo musicale. Figure di spicco come Andy Warhol, Mike Kelley, Raymond Pettibon e Slater Bradley, solo per citarne alcuni, hanno donato le proprie intuizioni ad album entrati in un modo o nell’altro nell’olimpo della musica rock.
Alcune immagini hanno acquisito vita propria emancipandosi dal destino delle band. Sono diventate delle icone generazionali entrando nell’immaginario collettivo. Il fascio di luce bianca che colpisce un prisma triangolare, la distruzione del basso Fender Precision sul palco, il bambino che nuota nei paraggi di un’esca ne sono un chiaro esempio.
“Mai giudicare un disco dalla copertina!” questo è il consiglio che molti di noi ricevono quando devono andare ad acquistare un CD, o più propriamente un libro. Nella storia della musica molti album oltre ad essere belli “Interiormente” sono belli anche esteticamente. Sicuramente nel nostro scaffale ci sarà qualche album dalla copertina particolare e originale, ovvero una “copertina d’autore”. Alcuni artisti hanno fatto progettare e firmare la loro copertina da veri e propri “mostri” dell’Arte come Andy Warhol o Mr Brainwash.
Nel panorama della musica, soprattutto di quella internazionale non è una sorpresa commissionare le copertine degli album a qualche pittore, artista di un certo livello. Questo filone si chiama “Cover art” e risale agli anni ’50. Precisamente quando i Beatles ingaggiarono l’artista di Pop Art Peter Blake per la copertina dell’album “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”.
Salvador Dalì grazie alla profonda amicizia con il compositore Jackie Gleason, realizzò per lui la cover di “Lonesome Echo”. «Il primo effetto è di pena, di spazio, di solitudine. In secondo luogo, la fragilità delle ali di una farfalla, che proiettano una lunga ombra da tardo pomeriggio. Questa fragilità risuona nel paesaggio come una eco. L’elemento femmineo, distante e isolato, forma un triangolo perfetto con lo strumento musicale e la sua altra eco, la conchiglia». Queste sono le parole utilizzate da Dal’ per descrivere la copertina dell’album, da lui stesso dipinta.
David Bowie per il 45 giri di “Without you” incaricò Keith Haring di realizzarne la copertina. Haring rappresentò due personaggi radioattivi su sfondo vivace. Curioso pensare che gli stessi personaggi li ritroviamo anche due anni dopo sulla cover “Someone Like You” della superstar dell’artista Sylvester.
Il grande Andrew Warhola Jr. più noto come Andy Warhol è colui che ha disegnato, ideato più copertine di album in assoluto. L’artista statunitense volto per eccellenza della Pop Art ha contribuito moltissimo alla celebrità di molti personaggi della musica e molto spesso ne ha progettato il packaging dell’album. Sicuramente non possiamo non ricordare il grande lavoro fatto insieme ai Velvet Underground di cui fu anche manager per un periodo. Warhol fece si che la band entrasse nel circuito underground newyorkese.
A lui di deve una delle più famose copertine del gruppo. Infatti l’album “Velvet Underground & Nico” porta la sua firma. Pubblicato nel 1967 la cover rappresenta una banana. Infatti il lavoro è conosciuto ance come “banana album”. Inizialmente attraverso un marchingegno si poteva sbucciare il frutto, che diventava rosa.
Andy Warhol collaborò anche alla realizzazione della cover del terzo album dei Beatles “Hard Day’s Night”. Infatti gli scatti scelti per la copertina sono frutto di alcuni Screen Test fatti dal pittore che lavorava ancora alla Silver Factory. Inoltre L’artista statunitense si occupò anche nel 1986 di “Menlove Ave” secondo album postumo di John Lennon. La copertina dell’album è una raffigurazione del volto di un acceso rosa di John Lennon con i capelli stilizzati (in giallo e rosso).
Nello stesso anno anche Aretha Franklin porta la firma di Warhol su un suo album. Anche qui l’artista della pop art opta per un ritratto per la cover di “Aretha”. Anche i Rolling Stones annoverano due copertine targate Warhol. Nel 1971il gruppo commissionò a Andy la cover di “Sticky Fingers” che raffigura un paio di jeans con un rigonfiamento all’altezza dei genitali. Nella versione LP era possibile addirittura aprire la cerniera dei jeans. La seconda cover realizzata per gli Stones è quella di “Love You Live” nel 1977. In questo caso sono rappresentati i Rolling Stones intenti a mangiarsi, quasi a vicenda.
Thierry Guetta artista e writer francese conosciuto come l’eclettico Mr Brainwash, è autore della copertina della regine della pop music: Madonna. A lui si deve infatti la copertina di “Celebration” del 2009. Grazie a questa collaborazione il nome di Guetta iniziò a diffondersi vorticosamente. La cover presenta il volto della pop star ed è una delle più belle copertine d’autore della storia.
Nel 2011 il particolarissimo Mr Brainwash collaborò anche con i Red Hot Chili Peppers. Infatti per promuovere il loro album Guetta nella città di Los Angeles realizzò graffiti raffiguranti un robot ed il logo del gruppo con la data 30 agosto 2011. Inizialmente però i Red Hot Chili Peppers negarono la collaborazione con l’artista. Un anno dopo però hanno rivelato che i graffiti facevano parte della promozione ufficiale del nuovo album della band “I’m with You”, che è stato distribuito proprio il 30 agosto. Anche il fido maestro di Mr Brainwash, Banksy nel 2003 realizzò una copertina d’autore. Infatti realizzò “Think Thank”, settimo album dei Blur.
La più recente copertina d’autore è stata commissionata a Jeff Koons da parte dell’astro nascente del pop Lady Gaga. “Artpop” del 2013 porta la firma di Koons che ha voluto rappresentare Gaga come una versione 2.0 della Nascita di Venere del Botticelli. La cantante ha talmente gradito l’opera che lo cita anche in alcuni versi nella canzone “Applause” : “One second I’m a Koons, then suddenly the Koons is me”.