Il Premio Energheia 2007 al romano Lorenzo Faccenda. Sul podio anche i registi Picchè e Righini
Il Quotidiano – Domenica 16 Settembre 2007
Il vincitore della sezione Cortovisioni di Energheia 2007
A Cortovisioni vince “La contrattazione”
“La contrattazione” di Lorenzo Faccenda di Roma è il cortometraggio vincitore del XIII Premio Energheia, sezione “Cortovisioni di Energheia, storie raccontate in un cortometraggio”. È stato premiato insieme ai cortometraggi “Nuvole bianche” di Stefano Picchè di Bologna e “Sospeso” di Michele Righini di Bozzano (Lu), durante una cerimonia in piazzetta Pascoli.
L’iniziativa, che è correlata alla manifestazione “Premio letterario Energheia”, è stato presentato da Felice Lisanti, che ha illustrato i tre film premiati, visionati durante la serata. I temi dei cortometraggi sono molto semplici e delicati e in alcuni casi si è potuto scorgere anche un tocco di poeticità. Sono stati presentati al pubblico altri due cortometraggi premiati come migliori racconti da sceneggiare: Il regalo”, tratto dal soggetto di Dario Fani, con la regia di Geo Coretti e sceneggiatura Rossella Montemurro; Occhi dal cielo” tratto dal soggetto di Giovanni Carullo, con la regia e sceneggiatura di Geo Coretti.
Gli organizzatori dell’evento hanno pensato alla sezione dei cortometraggi perché “il cortometraggio dà vita alle parole scritte del racconto e permette di visualizzare e ascoltare personaggi, situazioni e luoghi”.
Rappresenta l’altra faccia del racconto, ovvero l’idea che lo sceneggiatore si è fatto di esso. La particolarità del cortometraggio è quindi racchiusa in una personalissima rielaborazione della scrittura ma anche nel fascino che questo comporta se si pensa al potere delle immagini che consentono la realizzazione del filmato”.
“Sono tante le motivazioni alla base di un premio letterario: – affermano i rappresentanti dell’associazione culturale – la voglia di comunicare, narrare, emozionare. Nel premio Energheia scrivere vuole significare soprattutto sprigionare, assecondando la propria creatività, volare con la fantasia riscoprendo così il piacere di raccontare e raccontarsi”.
“Il nostro intento è che a scrivere siano in particolar modo i giovani perché talvolta soddisfano in altre maniere l’inarrestabile voglia di comunicare. Ecco dunque, che per Energheia la rivalutazione della scrittura deve accompagnarsi al desiderio di rendere questo momento significativo, ma non necessariamente serio. Il senso del Premio è, infatti, considerare la scrittura un’arte ricca di finezza e in grado di regalare inaspettate soddisfazioni a chiunque la pratichi”.