Il racconto intenso della storia umana sulle Alpi Apuane
Meccanica celeste di Maggiani
Il Quotidiano – Domenica 20 febbraio 2011
“Un viaggio nella memoria, compiuto attraverso i luoghi dell’anima dove confluiscono, da lontananze geografiche e temporali, spesso leggendarie, uomini e donne depositari di vite e gesta memorabili. L’amore, l’anarchia e luoghi sanno di poesia”.
In queste parole è racchiuso il senso più profondo del libro “Meccanica celeste”, edito da Feltrinelli, dello scrittore Maurizio Maggiani, presentato giovedì sera a Palazzo Lanfranchi a Matera, durante un incontro, organizzato dall’associazione culturale Energheia e dalla Libreria dell’Arco. Introdotto da Giovanni Moliterni, Maggiani ha fatto notare come, attraverso la narrazione, la riflessione antropologica, la poesia disseminata nella prosa, venga fuori il giudizio morale sulla storia umana. All’inizio della narrazione si incontrano i due personaggi principali della storia, il narratore e la sua compagna di vita, chiamata l’Anita. Durante la sera, in cui Barack Obama viene eletto presidente degli Stati Uniti, i due protagonisti della storia concepiscono un figlio. Dalla descrizione di questo fatto si sviluppa e si dipana un grande racconto, nel quale viene rappresentata, in modo straordinario, la condizione di vita di uomini e donne che vivono in un distretto, situato in una valle che si trova alle pendici delle Alpe Apuane, meglio conosciute come la Pania della Croce; ripercorre, poi, la strada della memoria attorno ad una serie di eventi che dall’inizio del secolo arrivano alla seconda guerra mondiale e da lì, di nuovo, ai nostri giorni.
“Sono nato dal cuore degli anni ’50 a Castelnuovo Magra in Liguria – ha detto Maggiani -, una terra che ha resistito alla potenza di Roma, quando Roma era la Storia; una terra segnata dalla follia di chi si rifiuta alla Storia, un paese di anarchici, perché dicono di no alla inevitabilità della Storia e del potere vigente. La storia è ambientata nel nostro distretto, così come viene definito burocraticamente un luogo che si trova tra il mare della Versilia, le Alpi Apuane e le valli dell’Appennino Tosco Emiliano”.
Maurizio Maggiani, una delle voci più significative della letteratura italiana, ha scritto “Il coraggio del pettirosso”, “La regina disadorna”, “Il viaggiatore notturno” che hanno vinto importantissimi riconoscimenti letterari, dal Premio Strega al Premio Campiello, al Premio Ernest Emingway.
La trama di “Mecanica Celeste” tra linfa dall’esperienza personale dell’autore, da quei luoghi in cui è vissuto, di cui ha scelto di percorrere una strada della memoria che parte dall’inizio del Novecento e arriva ai nostri giorni. Confluiscono in questo luogo della memoria e del cuore storie di persone, appartenenti a questa comunità montana, stretta tra i monti, e altre che vi pervengono da vari angoli del mondo. Lo scrittore ha poi ricordato, quando girò la Basilicata con la troupe di “La storia siamo noi”. “Sono stato solo una volta a Matera – ha proseguito Maggiani – ma rivedendola dopo tanti anni, posso dire che è straordinaria”.