I brevissimi 2004 – Le scelte della vita di Elena Magni_Monza
anno 2004 (I sensi – Sapori)
Sono sempre stato convinto che nella vita si debba provare di tutto. Dalla
misera, unica possibilità che ci viene data, dobbiamo trarre il massimo.
Non si può dire di aver vissuto senza aver sperimentato l’amore e l’odio, la
gioia e il dolore.
Per troppo tempo sono rimasto immobile, ripiegato su me stesso,
concentrato su pochi centimetri cubi all’esterno e all’interno del mio corpo.
Rinchiuso in una prigione sicura e accogliente. Protetto dal dolore, ma
escluso dalla gioia. Un giorno, però, un giorno come un altro, ho trovato la
forza di fuggire. Fu allora che decisi di non porre più limiti alla mia
esplorazione del mondo. Avrei assaporato la vita fino in fondo. Quando me
la offrirono, sapevo di sbagliare. Ma se volevo vivere davvero, dovevo
anche sopportare il terribile insegnamento degli errori. Non fu un invito
vero e proprio. Qualcuno la posò sul tavolo di fronte a me, forse senza
intenzione. Non avrei dovuto prenderla. Il dubbio era grande, ma la voglia
di novità aveva uno spropositato controllo sui miei muscoli a quel tempo.
Era troppo attraente, con quella forma affusolata, il colore delicato,
l’apparente leggerezza. Mi guardai intorno con circospezione. Se mi
avessero visto sarebbero stati guai seri. Infine, approfittando di un
momento propizio, allungai la mano. La strinsi forte, come in un ultima
lotta con la mia forza di volontà. Poi la portai alla bocca. Dopodiché fu il
caos. Ricordo le urla di mia madre quando mi beccò con la sigaretta
masticata in bocca, le briciole di tabacco sputacchiate sul tappeto, gli occhi
rossi per il bruciore.
Se mi avessero detto quanto poteva essere rivoltante, non l’avrei fatto. Per
avere soltanto sei mesi compiuti da poco, in quella giornata accumulai
diverse esperienze di vita: il disgusto, per aver succhiato carta, tabacco,
filtro e nicotina; il dolore, per le sculacciate di mia madre; la rabbia, per la
sgridata che mi presi davanti a tutti.
In compenso quel giorno, non sperimentai alcuna gioia…
Ho parzialmente modificato le mie convinzioni sulla vita. Ora non credo più
indispensabile provare di tutto. Penso sia più importante trovare il
coraggio di scegliere. Domani compirò sette mesi. E sceglierò di
assaggiare un papavero o una cimice? Questo è il dilemma.