Idee per salvare il prossimo decennio
Conversazione con il professor Roberto Vacca a Matera
Il Resto – 7 maggio 2011
Ha 84 anni suonati, la barbetta bianca è quella di sempre, ma l’aspetto che lo contraddistingue è la straordinaria capacità di catturare l’attenzione del pubblico. Il 29 aprile la Mediateca provinciale di Matera ha ospitato l’incontro con l’ingegnere, economista, scrittore e divulgatore scientifico Roberto Vacca. Studioso di lungo corso, ha svolto, inoltre, l’attività di progettista e ricercatore presso il Cnr e ha condotto alcune trasmissioni televisive di divulgazione scientifico-tecnologica in qualità di esperto e futurologo. Autore di numerosissimi libri di narrativa e saggistica. Tra questi l’ultimo, uscito proprio nel 2011 dal titolo: “Salvare il prossimo decennio”, è stato il punto di riferimento dell’incontro organizzato dall’associazione culturale materana Energheia. Questa, nei mesi scorsi, si è fatta promotrice di una serie di incontri sulle tematiche inerenti la società e l’economia che hanno visto la presenza di Serge Latouche autore del volume “Decrescita serena” e di Stefano Bartolini autore, invece, del “Manifesto per la felicità”. La conversazione con il professor Vacca si è sviluppata sul tema della conoscenza come antidoto alla crisi economica e alle paure collettive. A generare le paure collettive è proprio la crisi economica. Questo meccanismo perverso, circolare e vizioso si è innescato, secondo Vacca, dall’avidità estrema degli affaristi dell’economia. In questo contesto bisogna poi aggiungere una conoscenza spesso parziale e distorta dei pericoli reali. Le paure collettive indotte derivano proprio da una conoscenza incompleta e frammentaria dei grandi temi attuali. Si parla, per esempio, di Ogm ossia di organismi geneticamente modificati in maniera negativa aprioristicamente, mentre, modificando, per esempio, solo pochi geni del riso si potrebbe ottenere una qualità ricca di vitamina A che risolverebbe numerosi problemi nutrizionali nei paesi in via di sviluppo. Anche in questo caso è sempre l’avidità famelica degli affaristi a rendere l’Ogm potenzialmente pericoloso. Al contrario si parla sempre bene e in maniera incondizionata dell’energia fotovoltaica. In realtà, la resa effettiva dei pannelli è mediamente del solo 16%. Questo rende l’intero sistema fotovoltaico molto costoso e la presenza dei sistemi d’incentivazione ne è la conferma. Il fotovoltaico, come le altre forme di energie alternative, può essere una carta vincente solo se si punta sulla ricerca e sull’innovazione, al fine di migliorare la resa energetica in Italia, però, investiamo nella ricerca solo la metà rispetto alla media europea e addirittura meno di Cipro. Quali sono, allora, le contromisure a tutto questo? Per contrastare quello che il futurologo definisce degrado culturale estremo è necessario un rinnovamento morale, basato sulla verità, libertà e virtù; valori questi già individuati da Rousseau alla metà del settecento. Questo comporterebbe quello che il professore chiama “gestione totale della qualità” di tutti i processi della conoscenza. La ricetta è: imparare ogni giorno almeno una cosa nuova. Se lo facessimo tutti, avremmo sicuramente un’Italia migliore. Questo si può fare solo cin uno studio personale dei problemi attuali, tralasciando il rumore distorto di fondo, generato dai mezzi di comunicazione generalisti che trattano, al contrario, solo argomenti futuli. L’analisi di Vacca è tanto lucida quanto pungente. Sarà, forse, per questo che da anni non appare più in televisione?