Il Nobel a Tranströmer
di Franco Buffoni_ tratto da Nazione Indiana
_“Sono convinto che Tomas Tranströmer sia in assoluto uno dei più grandi poeti viventi”, scrivevo nel 1999 nelle note conclusive a Songs of Spring, il mio quaderno di traduzioni edito da Marcos y Marcos (premio Mondello 2000).
Gioisco di questo riconoscimento che l’Accademia di Svezia ha finalmente deciso di tributare a Tranströmer (se ne parlava da anni, ma finiva sempre col prevalere il pudore, trattandosi di un “connazionale”). Mi rammarico soltanto di non avere Songs of Spring nell’archivio informatico. Ciò mi impedisce di riproporre qui tutte le traduzioni da Tranströmer che allora pubblicai. Ne ricopio una, si intitola
I RICORDI MI VEDONO
Una mattina di giugno in cui era troppo presto
Per svegliarmi ma troppo tardi per riprendere sonno,
Devo uscire nel verde che è colmo
Di ricordi, e mi seguono con lo sguardo.
Non si vedono, si fondono completamente
Al paesaggio, perfetti camaleonti.
Sono così vicini che li sento respirare
Benché il canto degli uccelli dia stupore.