Carlo Freccero nella giuria del Premio Energheia
Sassilive_ 6 giugno 2011 _
A pochi giorni dalla scadenza del bando della XVII edizione del Premio letterario Energheia, comincia a delinearsi la Giuria che dovrà valutare i racconti finalisti. Il primo ad essere indicato è l’attuale direttore di Rai 4, Carlo Freccero autore televisivo ed esperto di comunicazione.
Nei primi anni Ottanto è stato direttore dei palinsesti di Canale 5 e Italia 1 Nel 1982 lavora a Rete 4 – l’allora proprietaria era Mondadori – come curatore della programmazione del canale. Nel 1986 viene nominato direttore dei programmi di La Cinq (Parigi), poi, nel 1991, direttore di Italia 1. Nel 1993 diviene consulente di Rai 1 e l’anno successivo è di nuovo a Parigi come responsabile della programmazione di France 2 e France 3. Poi direttore di Rai 2 dal 1996 al 2002. Dal 2003 si dedica prevalentemente all’insegnamento alla facoltà di Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (DAMS) presso l’Università di Roma Tre. Nel 2005 è tra i promotori presso l’Università di Roma Tre di Universytv, la prima televisione universitaria i Italia. Nel luglio 2007 viene nominato Presidente di Rai Sat. Ha ricoperto la carica di presidente di Rai Sat fino al 18 maggio 2010, dopo l’uscita dei canali di Rai Sat dal pacchetto Sky e il loro nuovo posizionamento nell’offerta Rai per il digitale terrestre. Nel 2003 è stato allontanato da ruoli di responsabilità in Rai ma è tornato a lavorarvi, seppure in un ruolo meno visibile, come autore della trasmissione televisiva cult Tockpolitick (ottobre 2005). E’ curatore di corsi attinenti i Linguaggi della televisione, Teoria e tecniche del linguaggio radiotelevisivo. Insegna anche all’Università di Savona (sua città natale), presso il corso di laurea in Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Genova. Ha inoltre scritto saggi e testi scientifico-divulgativi.
Nel corso della sua presenza nella nostra città, il Professore Carlo Freccero, terrà una serie di incontri con gli studenti delle Scuole Medie Superiori sul tema della centralità della comunicazione e sulla sua capacità attrattiva in termini di attenzione e interesse. Non c’è oggetto, pubblico o privato che sia, che non si ponga oggi la questione di comunicare “come” comunicare e “cosa” comunicare.