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A Matera un premio letterario internazionale. Intervista a Felice Lisanti

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A Matera un premio letterario internzionale. Intervista a Felice Lisanti

Ilpremio letterario  “Energheia” nella città dei Sassi è una realtà che si è consolidata nel tempo: quella che ha avuto inizio il 7 settembre è la XXIV edizione di questa manifestazione, che ha acquisito un carattere  internazionale coinvolgendo alcuni paesi europei e del bacino del Mediterraneo. Ho incontrato Felice Lisanti, presidente e fondatore dell’associazione culturale che ha lo stesso nome del premio, veterinario di professione, ma con la passione dei racconti e della letteratura; persona schiva e dolce, ma un vulcano di iniziative: è a lui che  ho posto alcune domande su questo  ormai tradizionale  appuntamento culturale materano.

Quando e come nasce il premio “Energheia”?    

Il Premio Energheia nasce nel 1992, come opportunità per i giovani di  esprimere  le loro sensazioni ed emozioni attraverso la scrittura. Un modo di contrastare quella che era la tendenza del tempo, quell’individualismo che, insieme all’edonismo reaganiano, cominciava ad affermarsi anche in Italia, spingendo a mettere da parte il gruppo, il fare squadra, l’aiutarsi l’un l’altro, il condividere e confrontare le diverse esperienze, e puntando invece a far emergere il singolo, incentivando la corsa al successo ad ogni costo.  Il Premio si proponeva non solo di incoraggiare la riflessione e l’ascoltare se stessi, ma doveva contribuire ad avvicinare le persone di qualunque classe di età al mondo della lettura e dell’approfondimento. E credo che il coinvolgimento di tanti lettori in queste 24 edizioni ne sia un esempio quanto mai positivo.

Perché si chiama “Energheia”?

E’  questo il nome dell’associazione che lo promuove ed organizza: è un termine greco, alla base della filosofia aristotelica ed indica la manifestazione dell’essere, l’idea che si tramuta in azione. Una parola che ha nella sua accezione il moto primario che è alla base delle iniziative dell’associazione.

Quando si tiene il premio? E com’è strutturato?

Il premio ha una durata annuale. Inizia con l’autunno, quando si bandisce il concorso e termina nel mese di settembre con la cerimonia di consegna dei premi, che consistono nel dono di un oggetto in terracotta dell’artigianato locale, e nella pubblicazione dei racconti finalisti sul sito dell’associazione www.energheia.org e in un’antologia distribuita gratuitamente nelle principali Biblioteche e Licei della Penisola.

Il premio ha una sezione italiana, rivolta ai giovani con una età che va dai 15 ai 21 anni ed una per coloro che han superato i 22 anni,  invitati a partecipare con un racconto a tema libero e non superiore a 21.000 battute (15 cartelle). Accanto a questa sezione dedicata al racconto vi è una sezione, intitolata I brevissimi,  per racconti brevi (max 4000 battute),  su un tema assegnato annualmente. Infine la terza sezione del Premio, Energheia Cinema, prevede la stesura di un soggetto per la realizzazione di un cortometraggio.

Quali paesi coinvolge?

Accanto al Premio rivolto al nostro Paese, l’associazione, grazie ai contatti che nel corso degli anni ha instaurato con diversi scrittori e personalità della cultura internazionale, ha realizzato una sezione rivolta all’Europa e al Medioriente, Energheia Europa, coinvolgendo Paesi quali Francia, Spagna, Ungheria, Slovenia, ma anche Libano, Israele e Palestina. Altra sezione è quella rivolta all’Africa con Africa Teller che coinvolge Paesi di lingua anglofona e francofona del Continente nero.

In che modo il premio coinvolge anche i lettori? Come vengono nominati i vincitori?

I partecipanti inviano i loro elaborati in forma anonima, con allegati i propri dati. Dopo una catalogazione dei racconti si iniziano ad allestire, grazie alla disponibilità della rete internet, i comitati di lettura, composti, in Italia, da oltre 750 lettori che ricevono gruppi di racconti ed operano una selezione a cascata fino ad individuare i dieci racconti finalisti, cinque per i giovani e cinque per gli over 22. Una giuria composta da personalità della cultura valuterà i racconti selezionati e  designerà li vincitori poche ore prima l’inizio della cerimonia di consegna del premio. La giuria, lo ricordo, cambia ogni anno e ci consente di imparare cose sempre nuove e diverse sulle modalità di approccio alla lettura e alla letteratura.

Per i racconti stranieri si allestiscono gruppi di lettura composti da persone di madrelingua o che conoscono benissimo le diverse lingue usate e anche qui valutano e designano i vincitori per ciascun Paese che sono ospiti nella città di Matera durante le giornate della premiazione, nel settembre di ogni anno.

C’è anche una sezione dedicata ai fumetti?

Accanto alle forme narrative e dello scrivere cerchiamo di coprire le varie modalità di espressione, quindi al cinema e al cortometraggio si è aggiunta nel corso degli anni la sezione Nuvole di Energheia, storie a fumetti, dedicata al mondo dei disegnatori e alle loro più disparate tecniche. Molti fumetti li abbiamo pubblicati su carta stampata e sul nostro sito, da cui sono scaricabili gratuitamente.

Con quale criterio vengono scelti i racconti che poi vengono trasformati in cortometraggi?

Le modalità di scelta competono ai giurati del premio che in forma autonoma e secondo le loro conoscenze esprimono liberamente il loro giudizio in merito. Alla base delle loro scelte, di solito, vi è la possibilità di  rimanere fedeli al testo nella sua trasposizione in suoni ed immagini e la compatibilità  con le risorse economiche del momento.

Dal programma si evince che ogni anno durante il premio è prevista la presenza di personaggi della cultura invitati a trattare diversi temi. Qual è il tema di questa edizione?

Durante le varie edizioni del Premio cerchiamo di allestire le giurie con personalità che “giocano” con le parole. Così nel corso degli anni si sono alternati scrittori, registi, attori, giornalisti, filosofi, docenti universitari e la loro presenza – molte volte – ci spinge ad approfondire con essi tematiche di interesse collettivo in incontri pubblici o mirati per le scuole. Quest’anno, ad esempio, abbiamo pensato ai duecento anni della nascita del filosofo Karl Marx e vorremmo celebrarne il pensiero con un incontro pubblico. Nel contempo non tralasciamo l’attualità e cercheremo di approfondire il tema dell’Europa, della cultura e della crisi in una serata dedicata.

Tra i personaggi del mondo della cultura, dell’arte e della filosofia, che hanno contribuito ad arricchire il premio, chi ha lasciato maggiormente il segno?

Fare dei nomi è difficile, visto che in questi ventiquattro edizioni sono in molti coloro che hanno camminato con noi tenendoci quasi per mano in questo arduo compito. Posso parlare di Carlo Freccero, amabile e disponibile, ma anche di Serge Latouche, economista e filosofo. Senza dimenticare l’inviato di Repubblica Pietro Veronese, la giornalista  RAI Maria Gianniti e gli amici dell’associazione Amani di Milano. Ma anche i diversi autori  stranieri che si sono contesi il titolo nei diversi anni. Sono tanti i nomi e ogni volta che li si chiama al telefono si mostrano sempre disponibili, e portano con sé un ricordo indelebile dell’atmosfera che si respira nelle giornate del Premio

Come si finanzia il premio e come si inserisce in “Matera 2019”?

Questa forse è una nota dolente perché ogni volta noi dell’Associazione dobbiamo impegnarci a racimolare dei fondi per poter allestire e organizzare le serate del Premio. Ricordo che il nostro è un impegno gratuito e quel che facciamo è mosso da puro spirito di volontariato. La fatica però viene ripagata ogni volta che riusciamo a realizzare i nostri sogni e le nostre iniziative. Cerchiamo aiuti da amici che possono ospitare gli invitati, in parte da enti pubblici. Ma è lo spirito di gruppo che cerchiamo di mettere alla base di tutto.

Come si fa a partecipare al gruppo dei lettori?

Le modalità di adesione al comitato lettori sono molto semplici, essendo questo aperto a quanti amano leggere ed esprimere un proprio giudizio sui diversi racconti. Basta solamente inviare i propri dati: nome, cognome, età, città e lingua in cui si preferisce leggere(francese, inglese, spagnolo) al seguente indirizzo di posta elettronica: energheia@energheia.org e nel giro di poco tempo si verrà inseriti nei diversi gruppi di lettura, il cui lavoro inizia nel periodo che va da giugno ad agosto di ogni anno.

Gli autori di Vorrei
Michele Lospalluto
Michele Lospalluto
Speaker e giornalista di Radio Regio di Altamura. Appassionato di musica rock, blues, jazz, etnica, d’autore e sperimentale.