A proposito di pale eoliche
_Li chiamano aerogeneratori, queste pale, mosse dal vento, generano energia elettrica.
Diversamente dalla visione dei pur pacifici mulini a vento del passato, quali appartengono alla nostra memoria romantica, che ancora fanno bella mostra di sé in paesi come l’Olanda e la stessa Spagna.
La versione contemporanea dei mulini a vento è costituita da veri colossi, alti dai settanta agli ottanta metri ed in taluni casi anche cento.
Essi poggiano su enormi plinti (basi) in cemento armato di circa 16 metri x 16, che affondano nel terreno per una profondità di circa 6 metri.
Le cosiddette torri eoliche portano in cima un’elica, in genere con tre pale, che misura un diametro che varia dai 10 ai40 metri.
Ne sarà sconvolto il sottosuolo, non solo per le enormi basi in cemento che dovranno sorreggere tali colossi, ma anche per le opere di canalizzazione necessarie al collegamento di una torre eolica all’altra e tutte insieme con le varie centrali. Sono previsti elettrodotti lunghi anche sei chilometri per collegare i parchi eolici alle cabine primarie. Dovranno essere creati altresì percorsi e strade di servizio.
Verrà compromesso il paesaggio e l’equilibrio geologico del territorio.
Aree di interesse geologico e archeologico, non ancora indagate, saranno per sempre devastate. Si parla, a proposito di questi enormi impianti, di inquinamento acustico lesivo per gli abitanti delle aree limitrofe. Di onde elettromagnetiche, sviluppate dagli stessi, più pericolose di quelle dei cavi della normale corrente elettrica.
Il roteare ed il rumore assordante delle pale eoliche allontaneranno dal loro habitat ogni specie di volatili, influendo altresì negativamente sugli abituali percorsi degli stormi di uccelli migratori, che potrebbero anche finire contro le pale. Gli animali da cortile, gli ovini e i bovini nelle stalle e nei pascoli delle aree interessate da tali impianti ne riceverebbero disturbi anche sotto l’aspetto riproduttivo.
Oltre ai danni provocati al territorio da tali impianti per loro collocazione, nell’ipotesi che essi rimangano inattivi, resterà pur sempre l’impatto visivo, considerando che tali mostri stanno sorgendo e sorgeranno anche in prossimità di località turistiche delle nostre aree .