I brevissimi 2024 – Acqua, Alessandra Avanzi_Lainate(MI)
Anno 2024 (Le stagioni: Inverno) – finalista
Dunque sei tu, mare, che mi tieni sveglia stanotte. Nel primo dormiveglia mi hai cullata, ora con la tua forza mi hai strappata ai sogni e ti sono davanti, in ascolto.
Indovino le tue forme dalla schiuma bianca delle onde, trascinate dalla luna in questa strana notte di febbraio, che mai avrei pensato di passare qui, sperduta tra l’acqua, le dune e i pini.
Ho vagato giorni e giorni cercando di mettere ordine tra le mie cose, i miei pensieri, allontanandomi da tutto il caos che in questi anni confusi la vita ha generato dentro e intorno a me.
Era naturale arrivare qui, a pensarci bene; solo l’acqua, da cui tutto è cominciato, poteva guarirmi e permettermi di rinascere.
Stamattina ho voluto fare il bagno, impavida, sono entrata bagnandomi i piedi, poi ho corso di getto fino a tuffarmi; ho continuato a nuotare fino a non sentire più freddo, ma è durato un secondo, sono uscita e ho cominciato a ridere forte battendo i denti.
La mia camera dà sulla spiaggia, era l’unica condizione che ho posto nella mia ricerca di “casa provvisoria”.
Come se avessi sempre abitato di fronte al mare…
Eppure sento che solo questo mi corrisponde, solo questo, ora, mi placa.
Sul ritmo delle onde danzano i miei pensieri, non li trattengo, li vedo arrivare ed andare, li saluto ed intravedo l’aurora che introduce un nuovo giorno, tutto mio, solo mio.