I brevissimi 2001 – Profumi di Silvana Kuhtz_Bari
anno 2001 (I sensi – Gli odori)
Mi piacciono i profumi forti, sono attratta dall’estasi che i gigli tigrati evocano quando spandono il loro intenso odore nell’aria di primavera, sono trascinata quasi in trance dai delicatissimi gelsomini bianchi di inizio estate, e per ore affonderei tutta me stessa nelle dolci mollezze delle gardenie appena sbocciate in mezzo alle verdissime foglie di cera. Per non parlare della sottile sinuosa fragranza di glicine, quando tutte le pergole di viola riempie ed i suoi fiori una croccante tappezzeria diventano.
Adoro anche le rose di vari colori e diversa natura sistemate nelle case di giugno, quando le finestre sono tutte aperte ed il vento le sfiora alleviando la calura. So distinguere quelle più odorose e romantiche nei loro mille petali che si aprono in enormi palloni, morbidi e fruscianti. Tutto il tempo leggera e discreta vorrei riposare su quel velluto, senza paura.
Oggi ho rischiato di non riuscire a tornare a casa per colpa di un’altera magnolia che faceva capolino dal cortile interno di un magnifico palazzo dei primi del secolo. Per raggiungerla sono entrata dalla finestra dell’ampio salone riccamente decorato che pesanti tende rosse accendevano di luce sinistra, e l’ho attraversato fino alla finestra della cucina.
Lì però mi sono incaponita contro il vetro, su e giù, su e giù, sempre lo stesso percorso, senza riuscire a trovare il varco che mi avrebbe portata fra le braccia di quel fiore sensuale e polposo che sputava fuori il suo profumo più carnale quasi a farmi dispetto.
Sul più bello, ormai sfiancata da tutto quel movimento, una donnetta tonda e forzuta ha cercato di spiaccicarmi contro il vetro con un pesante panno bagnato a quadretti rossi e verdi gridando “brutta vespa!”.
Per fortuna l’ho visto in tempo, sono sgusciata via evitandolo di misura ed ho ripreso la strada da cui ero venuta.
Ma sono offesa, che brutti modi, e poi che ignoranza, prendere un’ape per una vespa!