Celia de Aldama Ordóñez, di Madrid, si aggiudica il Premio Energheia Europa-Spagna 2021
L’associazione culturale Energheia comunica che la scrittrice trentaquattrenne, Celia de Aldama Ordóñez, di Madrid, ha vinto il Premio Energheia Europa-Spagna 2021 con il racconto Mentiras piadosas (Bugie bianche). La menzione speciale va al racconto La última salida de Dulce Lorenzo (L’ultima uscita di Dulce Lorenzo) della trentaduenne Cynthia Fernandez Álvarez, di Gijón nelle Asturie.
Quest’anno, come di consueto, il Premio ha ricevuto il Patrocinio del Governo Spagnolo e dell’Ambasciata di Spagna in Italia e la collaborazione della rivista di letteratura spagnola “Quimera”. La vincitrice, sarà ospite della nostra città in occasione della cerimonia di consegna della XXVII edizione del Premio Energheia, l’11 settembre p.v., nei giardini del Museo D.Ridola.
Sarà presente anche lo scrittore spagnolo Fernando Clemot che insieme agli scrittori: Mar Casinello Plaza, Pilar Rubio Álvarez, Encarnación Fernández-Llébrez del Rey, Laura García Lorenzo, Conchita Sánchez Sánchez, Lorenzo Rodrigo Blanco, Ana María Rodrigo Magán, ha coordinato sul suolo iberico la promozione del bando e la selezione dei racconti finalisti.
Il racconto vincitore Mentiras piadosas si è distinto tra i manoscritti pervenuti alla giuria ispanofona italiana per la limpidezza della prosa e la capacità di condurre il lettore con naturalezza al cuore di interrogativi cruciali legati a identità sessuale, tabù e famiglia. La bimba protagonista di questa storia conosce un giorno inaspettatamente l’uomo che si rivelerà essere suo nonno, proprio quel nonno di cui si erano perse le tracce e che ora viene accolto in casa in modo tutt’altro che festoso; il suo arrivo genera uno strano e teso silenzio che la fanciulla non riesce spiegarsi e il peso delle porte che si chiudono e che la escludono dalle confidenze che vorrebbe tanto ascoltare sono macigni che la costringono ad attivare una specie di spionaggio infantile per elaborare in solitudine e con le sue inesperte antenne le trame oscure dei grandi. Di giorno in giorno le distanze si azzerano, la curiosità fa spazio alla tenerezza e alla complicità, restano solo due individui che hanno voglia di conoscersi: i piccoli gesti scavalcano i filtri delle pietose bugie che l’universo adulto usava per coprire il tempo di un amore proibito e a quella ragazzina ormai adolescente non servono più le solite parole poco convincenti, ora sono i ricordi a parlarle, i mormorii lontani di chi non c’è più.
Nel racconto La última salida de Dulce Lorenzo, Menzione speciale del Premio, si narra la storia dell’anziana Dulce e dello sgomento che genera la sua repentina fuga. Nel biglietto che ha lasciato ai suoi diceva solo che sarebbe tornata e che aveva da fare una cosa. D’altronde, erano tutti abituati alle sue stravaganze, a come distorceva la realtà inventando storie improbabili o applicando pezzi dei suoi film preferiti a fatti e persone realmente vissute. Eppure, stavolta sembrava diverso: ritrovano anche la sua corrispondenza nascosta quindicennale con una tale Teresa, una vecchia vicina di casa che si era trasferita tanti anni prima. Dulce farà sapere che sta bene, ha solo abbracciato qualche causa, è diventata attivista, difende prima i diritti dei pensionati e poi si appresta a partire per Washington in difesa dei diritti delle donne. Questo viaggio alla fine non lo farà, ma quanto di lei c’è ancora da scoprire? Quante cose non sapremo mai di chi ci sta accanto?
Fernando Clemot scrittore spagnolo di Barcellona, laureato in Filologia spagnola all’Università di Barcellona, autore di “En la frontiera” (I migliori racconti della letteratura chiana_2008) e Siglo XXI: Los nuevos nombres del cuento espanòl._2010. Vincitore di numerosi premi tra i quali: Premio Internacional Barcarola de Narrativa_2006 e Premio Setenil_2009; collabora con numerose riviste letterarie tra le quali: Quimera, Barcarola, Educomania e Paralelo Sur.