Un Premio capace di mettere in moto tante fresche energie che hanno in sè quella contagiosa voglia di fare.
_Prof. Angelo Tataranno, Presidente Provincia Matera_
Il Premio letterario Energheia sta affermandosi dignitosamente tra le iniziative culturali di prestigio grazie all’impegno lodevole di alcuni giovani e grazie alla particolare formula che lo ispira.
Il coinvolgimento di tanti giovani nello spirito di promozione alla lettura, alla riflessione scritta e alla comunicazione caratteristico di questo Premio letterario, ha certamente la capacità di mettere in moto tante fresche energie che hanno in sé quella contagiosa voglia di fare, propria della condizione giovanile.
Questa voglia di fare comunicazione ha individuato nel genere del racconto un suo campo d’azione e sta mostrando i suoi positivi effetti come è testimoniato dal crescente numero di partecipanti e della loro provenienza geografica. Credo che questo volenteroso gruppo di giovani riesca a mettere in atto quel semplice e sano principio che Aristotele richiamava nell’Etica Nicomachea affermando che “ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendolo”. Non è cosa da poco in un’epoca in cui spesso, di fronte al tutto confezionato, si ha l’impressione che le cose si facciano da sole. Questa esperienza del Premio Energheia, mostra non solo che “facendo si impara a fare”, ma che “facendo” si impara a fare sempre meglio.
Possiamo dunque affermare che il Premio Energheia può costituire una prima utile palestra per giovani scrittori, ai quali è offerta una occasione per presentarsi al pubblico e per vincere pudori ed imbarazzi che abbiamo letto sui loro volti al momento della cerimonia di premiazione.
Nelle “Lettere a Lucilio” (79,13), Seneca afferma che: “La gloria è l’ombra della virtù, e l’accompagnerà sempre , anche se questa non vuole. Ma come l’ombra ora precede, ora segue i suoi corpi, così la gloria talvolta si mostra visibile davanti a noi, talvolta ci viene dietro”. Questa riflessione dell’antico filosofo può rappresentare un incoraggiante viatico per i giovani scrittori affinché non si lascino abbattere dalle difficoltà che certamente troveranno sul loro cammino, sapendo che la gloria, come l’ombra, sarà visibile davanti a loro quando il fascio di luce si sarà sostanziato alle loro spalle.
Il Premio Energheia vuole accendere una piccola ed onesta lucerna per far luce su questo cammino.
Nella foto_Il Professor Angelo Tataranno tra il pubblico, durante la cermonia di consegna del Premio