L’Africa protagonista sabato scorso a Matera per il premio Energheia
La Nuova Basilicata – Lunedì 7 novembre 2005
La manifestazione si è conclusa con il concerto del quartetto del Burkina Faso, Gabin Dabirè
Justus Kilonzi, vincitore della V edizione del Premio Energheia Africa Teller 2005
Dagli occhi dell’Occidente
“E’ spiazzante l’Africa raccontata nel racconto di Justus Kilonzi“, vincitore del Premio Energheia Africa Teller, alla sua quinta edizione. Con queste parole Anna Gallone, direttore artistico del festival del cinema africano a Milano, e presidente della giuria che ha selezionato i racconti, ha definito il lavoro del giovanissimo scrittore vincitore del premio.
“Un linguaggio lussureggiante, ricco di neologismi e capace di reinventare la lingua coloniale – ha spiegato al pubblico presente numeroso alla cerimonia di premiazione, sabato scorso all’auditorium di Piazza Sedile a Matera – una maturità linguistica e una sorprendente abilità a tenere la struttura della trama”. Il racconto di Kilonzi è piaciuto per questo. Il lavoro del giovane scrittore keniota, infatti, si è distinto perché capace di evocare immagini, con una costruzione narrativa che fin da subito fa presagire la tragedia incombente. “La storia del mio racconto – ha spiegato Justus Kilonzi – non riguarda il razzismo, ma il modo in cui ognuno di noi percepisce il diverso, l’altro. Come i bianchi guardano ai neri e viceversa”. “Tutti i racconti che ho letto, con molto interesse e curiosità – ha aggiunto infine la presidente di giuria – manifestano la forte volontà degli scrittori africani, di raccontarsi, con i loro tempi e i loro strumenti”.
L’Africa protagonista della giornata di sabato, che è cominciata con l’inaugurazione della mostra fotografica “Immagini dall’Africa” nella galleria di Porta Pepice in via delle Beccherie, che raccoglie gli scatti di Gaetano Plasmati e di Alfredo Biscardi, non è l’Africa sofferente delle guerre e della fame. E’ un’Africa che si racconta attraverso l’arte e la giornata di ieri è stata occasione per ascoltare le sue storie. E ascoltare la sua musica. La serata, infatti, si è conclusa con i ritmi coinvolgenti del quartetto del Burkina Faso, Gabin Dabirè. I quattro musicisti, Gabin, Paul Dabirè, Giovanni Conversano e Giammarco Soglia, hanno entusiasmato il pubblico con una musica in cui i suoni della tradizione africana, si sono intrecciati a quelli più moderni della cultura musicale occidentale.