Dacia Maraini
Dacia Maraini, scrittrice italiana (n. Fiesole 1936). Autrice di narrativa, poesia, teatro e saggistica, acuta e sensibile indagatrice della condizione della donna, ha spesso delineato nei suoi testi figure femminili complesse e determinate, inserite in una più ampia riflessione su molteplici temi sociali, affrontati in un prospettiva storica. Con la raccolta di racconti Buio (1999) si è aggiudicata il premio Strega.
Figlia dell’orientalista Fosco, trascorse l’infanzia in Giappone dove, tra il 1943 e il 1946, fu internata con la famiglia nel campo di concentramento giapponese di Nagoyo. Ritornata in Italia, dopo un periodo a Bagheria, in Sicilia, raggiunse a Roma il padre, ormai separato dalla madre. Nel 1957 fondò insieme ad altri la rivista letteraria «Tempo della letteratura», scrivendo successivamente per numerosi altri periodici, tra i quali quali «Nuovi argomenti» e «Paragone». Appassionata di teatro, ha collaborato con diversi gruppi sperimentali e fondato compagnie teatrali. È stata a lungo compagna di A. Moravia.
I temi caratteristici della sua produzione (la condizione storica e sociale della donna, l’infanzia, il riscatto
politico dei reietti e dei disadattati, l’alienazione e frustrazione femminili nella società contemporanea), le hanno fatto privilegiare uno stile chiaro e realistico, con un forte interesse anche per il versante della documentazione. Autrice poliedrica, si è segnalata inizialmente con il romanzo L’età del malessere (1963). Ha scritto in seguito numerose opere narrative: Memorie di una ladra (1972); Donna in guerra (1975); Isolina (1985); La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990, premio Campiello 1990); Bagheria (1993); Un clandestino a bordo (1993); Voci (1994), premio internazionale Flaiano; Dolce per sé (1997); il volume di racconti Buio (1999); La nave per Kobe (2001); i romanzi Colomba (2004). Nel 2007 ha pubblicato Il gioco dell’universo, in cui rilegge gli scritti del padre ricostruendone il percorso intellettuale ed esistenziale, e Passi affrettati, dedicato al tema della violenza sulle donne, dal quale l’anno successivo è stato tratto lo spettacolo, da lei scritto e diretto, messo in scena in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne; al 2008 è datato anche Il treno dell’ultima notte, in cui seguendo la vicenda privata della protagonista si ripercorrono alcuni dei momenti più tragici della storia del Novecento. Tra le opere successive occorre ancora citare: La ragazza di via Maqueda (2009), in cui si intrecciano le storie di personaggi emblema di una generazione formatasi dopo la seconda guerra mondiale, con le loro illusioni e delusioni, emblema di un’Italia in fermento; la raccolta di scritti di viaggio La seduzione dell’altrove (2010), che propone al contempo un percorso critico tra le contraddizioni e gli egoismi della società italiana; La grande festa (2011), sofferta indagine onirica sul valore del ricordo. È inoltre autrice di saggi (Storia di Piera, 1980, in collab. con P. Degli Esposti; Amata scrittura, 2000), raccolte di versi (Viaggiando con passo di volpe, 1991; Se amando troppo, 1998), opere teatrali (Il ricatto a teatro e altre commedie, 1970; Dialogo di una prostituta con un suo cliente, 1978; Stravaganza, 1987; Veronica, meretrice e scrittora, 1992; Fare teatro: 1966-2000, 2000, che raccoglie gran parte della sua opera teatrale) e sceneggiature, oltre che regista cinematografica e teatrale. Nel 2012 è stata insignita del premio Fondazione Campiello alla carriera; nello stesso anno ha pubblicato la favola a fumetti La notte dei giocattoli, illustrata da D. Bonomo, e il libro di racconti L’amore rubato. Tra le sue opere più recenti vanno segnalate: la biografia Chiara di Assisi. Elogio della disobbedienza (2013); i romanzi La bambina e il sognatore (2015) e Tre donne (2017); il testo autobiografico Corpo felice. Storie di donne, rivoluzioni e un figlio che se ne va (2018); il libro di fiabe Onda Marina e il Drago Spento (con E. Murrali, 2019); entrambi nel 2020, il romanzo storico Trio e il saggio Il cammino delle donne (con C. Valentini); nel 2021, La scuola ci salverà e, con G. Varisco e S. Cappelletto, Sui generis; Caro Pier Paolo (2022); nel 2023, In nome di Ipazia. Riflessioni sul destino femminile, il testo autobiografico Vita mia. Giappone, 1943. Memorie di una bambina italiana in un campo di prigionia e la conversazione epistolare con R. Mele che indaga il tema della scrittura Montagne pensose. (Ospite Premio Energheia 2015_XXI edizione).