L'angolo dello scrittore

Età di rocce e fossili – tempi di crescita di Stalattitit e Stalagmiti

di Roberto Vacca

Ci danno approssimative misure del tempo oltre a certe nostre sensazioni (arduamente misurabili), anche l’altezza del sole, la temperatura dell’aria, le piante con le loro foglie, i fiori, i rami secchi. Altre misure, su tempi lunghissimi (di ere) le leggiamo nei lavori dei geologi che devono stimare i tempi di deposizione di sostanze che poi formano strati di roccia.

La datazione radiometrica di rocce contenenti uranio 235 che si trasforma in piombo Pb206 (con una “mezza vita” di 700 milioni di anni) o in piombo Pb207 (con una “mezza vita” di 4,5 miliardi di anni)  permette di valutare l’età di rocce formatesi anche molte centinaia di milioni di anni fa. È analoga la datazione radiometrica di piante e animali morti o anche fossili basata sulla misura (fatta con spettrometri di massa) della quantità di carbonio C14 radioattivo (che decade con una “mezza vita”  di 6000 anni) su tempi fino ad alcune decine di migliaia di anni.

Sono molto meno affidabili le datazioni che si tentino di fare misurando la lunghezza di stalattiti e stalagmiti.

Quando in una grotta con aria ferma cada a gocce il contenuto di un serbatoio di acqua contenente bicarbonato  di calcio, ogni goccia può lasciare una piccola quantità delle impurità o dei sali che contiene in soluzione. Si formano così le stalattiti: elementi cilindrici stratificati di roccia che pendono dall’alto, sono lunghi anche parecchi metri e terminano in coni. In altri casi le gocce portano con se le impurità o i materiali in soluzione che si accumulano sul suolo e formano elementi cilindrici verticali –stalagmiti – anch’essi lunghi vari metri.

Nella grotta Rei do Mato (Minas Gerais, Brasile) si trova una stalattite lunga 20 metri di cui non è nota l’età stimata.

Nella Grotta Gigante del Carso (alta 40-80 metri) c’è una stalagmite lunga 25 metri cui è stata attribuita una vita di 2,5 milioni di anni. Come sopra accennato, tale stima è incerta. Infatti l’accrescimento delle stalagmiti dipende da vari fattori:

–                 Frequenza delle gocce al minuto

–                 Altezza della fessura da cui la goccia si distacca rispetto alla cima della stalagmite

–                 Concentrazione nell’acqua del bicarbonato che, dopo la caduta, precipita in carbonato di calcio.

–                 Dimensione delle gocce

La tabella seguente riporta spessori di deposito calcareo in 3 siti di stalagmiti nella grotta carsica citata caratterizzati da flussi variabili. Non c’è correlazione fra le due variabili considerate.

Numero gocce/minuto Deposito carbonato  mm/anno
        4       0,14
        8        0,07
      52        0,18

Per analizzare il fenomeno, sarebbero necessarie misure più accurate che siano effettuate  anche su altri parametri.