Futuro Remoto_Domenico Scavetta
_Futuro remoto… un domani che si allontana sempre, inafferrabile, un dileguarsi di speranze, uno spostamento beffardo di desideri da appagare verso giorni indefiniti, indistinti…
Oppure un andare avanti con la fiducia nelle proprie lontane radici e nel senso che offrono…
Futuro remoto… un accostamento ironico tra “sol dell’avvenire” e “ tradizione”, una sfida al pensiero logico, un ossimoro che blocca la mente e la libera dai pensieri inutili?
Le parole non appartengono a nessuno, non appartengono a tutti, sono attrezzi per dipanare, filare, intrecciare quel che il corpo esprime, idee, sensazioni, emozioni, quasi a nostra insaputa, proprio come si respira, si cammina, si sogna.
Raccontare storie, fare i giocolieri con le parole è uno dei modi di dare un senso alla vita, anche quando l’esercizio non riesce bene e una clava o una palla sfuggono di mano e cadono per terra, lasciando incompiuta la magia.
Un luogo in cui si può provare e riprovare, con fatica, a mettere le parole una dopo l’altra, un luogo sicuro e confortevole: i vent’anni di Energheia dimostrano che questo luogo esiste, e c’è chi se ne prende cura.