I brevissimi 2022 – Il nero, Giuliana Arpini_Rovellasca(CO)
Anno 2022 – (Nero)
Oscilli al ritmo inquieto del vento che ti si muove dentro.
Sei scappato via senza più ascoltare.
Sono parole vuote quelle che ripetiamo quando chiedi di poter tornare da dove sei arrivato. Sono parole insensate per te.
Questa volta non ce l’hai fatta proprio più. Nonostante la mitezza che ti contraddistingue, hai sbattuto la porta, sei corso nel parco e ti sei arrampicato lassù, sull’enorme quercia che sovrasta tutti, tranne te.
Ramo dopo ramo, hai raggiunto il cielo. Ora, ci tieni in scacco.
Circense improvvisato hai cambiato, di colpo, ogni prospettiva, le nostre, la tua.
Sei tu che ci hai in pugno, sei tu che conduci, finalmente, il gioco. Noi stiamo con il fiato spezzato a guardarti. Ti sei messo a testa in giù.
Pipistrello coraggioso sfidi la luce. Le foglie ti incorniciano, insieme all’azzurro meravigliosamente terso. Siete armonia, siete una cosa sola.
Non ti piace la costrizione di questo mondo. Ti hanno portato qui, dopo il mare, per il tuo bene ma hai perso tutto.
Non sopporti che adulti sconosciuti governino la tua vita. Le regole di questo posto, per te, sono insensate. Il cibo irriconoscibile come tale. Per essere aiutato stai pagando un prezzo assai alto.
I tuoi parenti, i tuoi compagni di viaggio sono svaniti. Se te lo avessero detto prima che finiva in questo modo, ti saresti nascosto, non saresti partito.
I ragazzi, qua sotto, applaudono, fischiano, fanno il tifo per te – il Nero. Sono estranei, lontanissimi dalle tue abitudini ma, in questo momento, sei diventato il loro messia.
Intanto, i vigili del fuoco, scortati dalla polizia, oltrepassano il cancello della comunità e, con le sirene ululanti, arrivano a un passo dalle radici del tuo castello. C’è troppo rumore, la terra trema.
Siamo una folla ormai, anche un poco spaventosa. Fisso sbigottita il tuo volto al contrario. Tu, indomito, continui a dondolare sfidando la forza di gravità. Le gambe appese a un ramo, le ginocchia piegate. Il sorriso bianco, ribaltato. Le braccia penzolanti. Le grandi mani aperte verso di noi.
Tieniti forte, tieniti più che puoi. Non mollare Nero. Leggero come la polvere, intenso come la notte.
Sei ramo, sei merlo, sei canto nonostante la sorte avversa. Sei bello di vita ritrovata.
Sei la potenza della giovinezza che si ribella alle gabbie e sogna la libertà.