Il dimenticato Roberto Vacca (1876-1924)
I tribunali collegiali sono confrontati dal così detto paradosso dottrinale se devono raggiungere decisioni collettive. Se le premesse e le conclusioni degli argomenti addotti dai membri della corte hanno un certo profilo, il risultato maggioritario è diverso a seconda che si considerino le premesse o le conclusioni. Il paradosso è simile a quello di Condorcet. Era generalmente accettato che Lewis Kornhauser e Larry Sager lo avessero scoperto in un lavoro molto citato del 1986, sebbene non ne avessero mai preteso la paternità. Geoff Brennan e Philip Pettit lo hanno chiamato dilemma discorsivo e lo hanno esteso a ogni sorta di aggregazione di giudizi.[1]
Nel 2008 leggevo un libro del filosofo del diritto argentino Carlos Cossio, El Derecho en el Derecho Judicial. Fui sorpreso a trovare in questo libro una presentazione dettagliata del paradosso dottrinale, quasi identica alle formulazioni correnti..[2] Come era possibile? Era già noto nel 1945? Pensai fosse stato Cossio a scoprire il paradosso, poi lessi la nota in cui l’autore attribuiva il credito a tale Roberto Vacca. Nel 1921 Roberto Vacca aveva discusso una chiara versione del paradosso nel suo saggio “Opinioni individuali e Deliberazioni collettive”, pubblicato nel primo numero della Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto, con diagrammi solo graficamente diversi da quelli in uso oggi. .[3] (In un libro recente Jon Elster dice che il paradosso fu scoperto nel 1837 dal matematico francese Siméon Denis Poisson, ma l’esempio di Poisson differisce dalle formulazioni correnti. [4])
Chi era Roberto Vacca? Era un avvocato italiano con interessi filosofici,Nacque a Genova nel 1876 e vi morì nel 1924. Il suo nipote e omonimo è un ingegnere e scrittore, riferisce che suo zio non ebbe mai incarichi universitari. Conosceva il tedesco e il russo e pubblicò prim delle Prima Guerra Mondiale due lavori sulla psicologia e le decisioni dei giudici.
Durante la Guerra, prigioniero in Austria scrisse il suo libro. .[5] il saggio pionieristico di Roberto Vacca cadde in oblio. Ne ho informato gli studiosi: L. Kornhauser, C. List, P. Pettit, J. Elster, B. Chapman, etc.). Non importa se egli abbia scoperto il paradosso o lo abbia riscoperto dopo Poisson: gli si dato oggi il credito che merita.
Horacio Spector
Dean School of Law, Universidad Torcuato Di Tella, Buenos Aires, Argentina
[1] P Pettit, “Deliberative Democracy and the Discursive Dilemma”, (2001) 11 Philosophical Issues, 268; G Brennan, “Collective Coherence?” (2001) 21 International Review of Law and Economics 197-211.
[2] Carlos Cossio, El Derecho en el Derecho Judicial (Buenos Aires, Guillermo Kraft, 1945), 160-64.
[3] R Vacca, “Opinioni individuali e Deliberazioni collettive” (1921) 1 Rivista Internazionale di
Filosofia del Diritto 52.
[4] Jon Elster, Securities against Misrule, Juries, Assemblies, Elections (Cambridge: Cambridge University Press, 2013), 63.
[5] Il Diritto Sperimentale, Torino: Fratelli Bocca Editori, 1923, 253 pages.