Rassegna Stampa Associazione, Rassegna stampa del Premio Energheia

Energheia in corto. Sunrise di Alessandro Tresa vince la sezione Cinema

Il Quotidiano  Domenica 14 Settembre 2008

 
 

 Un momento della cerimonia di premiazione Cortovisioni 2008

 Nella splendida cornice di Piazzetta Pascoli ha avuto luogo la proiezione di “Cortovisioni di Energheia”, storie raccontate in un cortometraggio. Il premio letterario, giunto oramai alla quattordicesima edizione, è divenuto nel tempo punto di riferimento per gli appassionati della scrittura, giungendo a dover selezionare i propri vincitori fra gli oltre duecento racconti, pervenuti da ogni parte d’Italia, a testimonianza della capillare diffusione del bando di concorso nei licei, nelle biblioteche, nelle associazioni culturali e nelle librerie. Nella speciale serata prevista dall’associazione culturale sono stati proiettati i due cortometraggi, dal titolo “Couscous e tortellini”, premiato come miglior per la realizzazione di un cortometraggio 2007 e “Storiella zen di rose e caffè”, al quale è stato conferito il Premio Energheia Cinema 2007, entrambi realizzati dalla stessa associazione promotrice dell’evento. “Abbiamo questa sera – ha dichiarato Rossella Montemurro, presidente di Energheia -, voluto proporre una rassegna di cortometraggi inediti, tratti dai migliori racconti premiati lo scorso anno, ed affidati, alla realizzazione cinematografica, alla società Blu Video.
La serata ha quindi ospitato al suo interno “Cortovisioni di Energheia”, con i corti vincitori “Sunrise” di Alessandro Tresa, di Roma, ed i finalisti “Lasciati illuminare” di Luca Settimo, Este (PD) ed “Il tempo uccide” di Claudio Maccarese e Roberto Moliterni, Pisa.
Della Giuria, incaricatasi di individuare le eccellenze pervenute al Premio e costituita da Carlo D’Amicis, scrittore, e Beatrice Volpe, giornalista, ha fatto parte anche il noto scrittore Piernicola Silvis, che ha di recente dato alle stampe “L’ultimo indizio”.
“E’ un romanzo che parla di gente comune, che affronta le traversie di ognuno, ma – ha rimarcato l’autore -, in un modo che li porta ad elevarsi, fino a diventare degli eroi, ma in una chiave moderna. Ho cercato di raccontare quanti hanno un alto senso della società e dello Stato, quanti ancora credono che abbia un senso spendersi per glia altri”. L’autore, a tal proposito ha mostrato una sincera convinzione, che gli è servita per dire: “Questo tipo di eroi esistono; non credo – ha proseguito Silvis – che tutto andrà per il peggio, anzi vedo concreti segnali positivi. Nutro – ha quindi concluso – una forte speranza per il futuro”.