Innovazioni, intelligenza, insipienza
Ogni venerdì, con una cadenza settimanale, il professore Roberto Vacca, curerà una rubrica di scienza e cultura.
di Roberto Vacca_Macchine, oggetti, situazioni nuove si presentano a noi ogni giorno. Alcune sono utili, intelligenti – necessarie per vivere nella società moderna. Alcune sostituiscono oggetti e situazioni a cui eravamo abituati e che rimpiangiamo: ci andavano bene come erano. Capire le innovazioni è importante. Alcune scoperte, oltre che utili, ci fanno capire cose importanti di noi stessi e del mondo. Fanno crescere la nostra intelligenza. Prendono la forma di strumenti oppure sono costituite da procedure, teorie, strumenti intellettuali. Possiamo considerarle come amplificatori dell’intelligenza nostra individuale e di quella diffusa nella società.
Però l’errore, i malintesi, le idee storte sono sempre in agguato. Sorgono nel nostro cervello. Vengono stampate e ripetute a voce nelle conferenze, nei comizi, nelle prediche, per radio, in televisione. L’insipienza è come un liquido che si diffonde attorno a noi. Si insinua a vari livelli in quello che ci attornia. Lo sentiamo come un elemento viscoso che ostacola i nostri passi. Taluno, dopo averne generato numerosi campioni, ci si affeziona e parla bene dei suoi effetti. Invece dobbiamo riconoscerla e guardarcene. Dobbiamo smascherarla e additarla al disprezzo.
Da decenni continuo a studiare e a lavorare su problemi tecnologici, organizzativi, teorici, informatici. È necessario farlo perché tanti ricercatori, tecnici, scienziati scoprono e inventano cose nuove ogni giorno. Se non ci teniamo al corrente, portiamo ritardo e non afferriamo nemmeno il senso del mondo che cambia – diventiamo insipienti. Credo di aver capito certe cose rilevanti che possono essere utili per chiarire idee confuse e pensare meglio. Le ho raccolte qui, negli articoli di prossima pubblicazione, ogni venerdì della settimana: INNOVAZIONE, INTELLIGENZA, INSIPIENZA.