I Giurati e gli Ospiti di Energheia

L-M Giurati

 L

 Lagioia Nicola, autore barese, ha esordito nel 2001 con il romanzo Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi) pubblicato da minimum fax (Premio Lo Straniero). Nel 2004 ha pubblicato per Einaudi il romanzo Occidente per principianti (Premio Scanno, finalista Premio Bergamo, finalista Premio Napoli). Nel 2005 ha pubblicato, per Einaudi Stile Libero, 2005 dopo Cristo, un romanzo scritto assieme a Francesco Pacifico, Francesco Longo e Christian Raimo firmato con il nome collettivo di Babette Factory. Sempre nel 2005 è uscito per Fazi il saggio Babbo Natale. Ovvero come la Coca-Cola ha colonizzato il nostro immaginario collettivo. Ha pubblicato racconti in varie antologie, tra cui Patrie impure (Rizzoli, 2003), La qualità dell’aria (minimum fax, 2004), che ha curato assieme a Christian Raimo, Semi di fico d’India (Nuovadimensione, 2005), Periferie (Laterza, 2006), Ho visto cose (Biblioteca Universale Rizzoli, 2008), La storia siamo noi (Neri Pozza, 2008). Dirige nichel, la collana di letteratura italiana di minimum fax. Collabora con RADIO 3 alla rubrica di approfondimento letterario Terza Pagina. (Incontri con autori 2010; Giuria Premio Energheia 2010_XVI edizione).

La Porta Filippo, romano, saggista e critico letterario, collabora con numerose testate giornalistiche, fra le quali: Il Corriere della Sera, L’Unità, Left, il Manifesto. È, inoltre, autore di “La nuova narrativa italiana: travestimenti e stili di fine secolo” (Bollati Boringhieri, 1999); “Manuale di scrittura creativa: per un antidoping della letteratura” (Minimum Fax, 1999); “Pasolini, uno gnostico innamorato della realtà” (Le Lettere, 2002); “Narratori di un Sud disperso” (L’Ancora del Mediterraneo, 2002); “L’autoreverse dell’esperienza. Euforie e abbagli della vita flessibile” (Bollati Boringhieri, 2004). (Incontro Lentamente 2008_VIII edizione).

Lasorella Carmen, giornalista. E’ stata inviato speciale, e corrispondente Rai dal Medioriente, dal Golfo Persico, dall’Africa e dalle Americhe. È stata autrice e conduttrice di Cliché. Ha realizzato “I laghi del Sangue”, sui massacri in Rwanda e Zaire, “Il sogno di Abramo”, uno Speciale sul processo di pace in Medioriente, “La sfida di Hong Kong”, una trasmissione in due puntate sul passaggio di Hong Kong alla Cina. Dopo essere stata inviata Rai a Berlino, nello scorso autunno ha condotto su Rai Due “Visite a domicilio”. (Giuria Premio Energheia 1999_V edizione; 2004_X edizione).

Latouche  Serge, (Vannes, 1940), economista e filosofo francese, è uno degli animatori de La Revue du Mauss, presidente dell’associazione La ligne d’horizon, professore emerito di Scienze economiche all’Università diParigi XI e all’ Institut d’études du devoloppement économique et social (IEDS) di Parigi, specialista dei rapporti economici e culturali Nord-Sud e dell’epistemologia delle scienze sociali. Teorico della decrescita serena, ha pubblicato numerosi studi sull’argomento: Breve trattato della decrescita (Feltrinelli_2007); Come si esce dalla società dei consumi (Bollati Boringhieri_2011). (Incontri con autori_2010; Giuria Premio Energheia 2015_XXI edizione).

Linzalone Roberto, poeta materano, ha pubblicato “di-versi”, raccolta di poesie e collaborato con alcuni autori tra i quali Maccari. Si definisce un “Poeta satirico”, a pieno contatto con la realtà della sua Terra. (Giuria Premio Energheia 1996_IV edizione; 1999_VI edizione).                                                                                                                                                                                                                                     

 Lo Cascio Luigi, attore italiano di teatro e cinema. Nel 1992 si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico con un saggio su Amleto, diretto dal Maestro Orazio Costa. Dopo aver recitato in due lavori classici: Margherita Gautier e Romeo e Giulietta, diretti da Giuseppe Patroni Griffi, ed essersi fatto notare in un Aspettando Godot, comincia una carriera, teatrale e poi cinematografica, intensa e brillante. Nel giro di pochi anni è diretto da registi quali: Carlo Quartucci in Ager Sanguinis, Elio De Capitani in La sposa di Messina, Roberto Guicciardini ne La morte di EmpedocleLa figlia dell’ariaIl figlio di Pulcinella, e da Carlo Cecchi in due straordinari allestimenti di Amleto e del Sogno di una notte di mezza estate. Nel 2000 vince il David di Donatello, come migliore attore protagonista per I cento passi, film che rappresenta il suo esordio cinematografico, regia di Marco Tullio Giordana che lo dirigerà in seguito nel pluripremiato La meglio gioventù (2003), che gli vale il Nastro d’argento 2004, ex aequo con tutti i protagonisti maschili del film. Nel 2001 vince la Coppa Volpi come miglior attore al Festival del Cinema di Venezia per Luce dei miei occhi di Giuseppe Picconi. (Ospite Premio Energheia 2002_VIII edizione).

Lo Cascio Martino è nato a Palermo, dove vive. Psicologo e psicoterapeuta, è autore di opere teatrali e documentari – per cui ha ricevuto svariati premi – incentrati sui temi del disagio sociale, delle migrazioni e dell’inchiesta antropologica. Tra i documentari, Cronache da Beslan (2006), Vulpitta Residence (2008) e L’uomo che sembrava un taxi (2012) mentre l’ultima fatica teatrale è Vade retro – La riscossa dei poveri diavoli, realizzato con richiedenti asilo e migranti. Ha pubblicato il libro di poesie Cuntraversi (Viennepierre 2008) e il romanzo Il giardino della memoria (2017). (Giuria Premio Energheia 2017_XXIII edizione).

Lucarelli Alberto, napoletano, Professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico, Università di Napoli Federico II, dal 1999 è componente della Commissione Rodotà per la riforma del regime civilistico della proprietà pubblica e per la difesa dei beni comuni. Nel 2011 viene chiamato dal Sindaco Luigi De Magistris a ricoprire l’incarico di Assessore Comunale ai Beni Comuni del Comune di Napoli. Redattore dei quesiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua, Coordinatore della Commissione di studio della Regione Puglia per la redazione del disegno di legge per la ripubblicizzazione della Società che gestisce l’Acquedotto Pugliese, è Professore a contratto dal 2007 presso l’Università Paris 1 -La Sorbonne e Co-Direttore della rivista “Rassegna di Diritto pubblico europeo”. (incontri con autori dicembre 2011).

Uliano Lucas nasce a Milano nel 1942 da Giorgio Agliani e Adele Lucas Negri. Il padre, operaio alla Breda di Sesto San Giovanni, comunista, antifascista e partigiano, subirà un confino di cinque anni prima a Ponza e poi a Pisticci(MT). E sarà proprio in conseguenza dell’impegno politico del padre che Lucas crescerà e si formerà in un ambiente di tipo proletario che aspirava a grandi cambiamenti sociali. Studente al Convitto Scuola della Rinascita, il giovanissimo Lucas, «curioso e irrequieto» dimostra ben presto di non essere portato per la vita ordinata e stabile del Convitto, tanto che viene espulso dall’istituzione scolastica con la motivazione di “studente indisciplinato”. A sedici anni incomincia a frequentare il Bar Jamaica di via Brera a Milano, e il Bar Genis all’angolo tra via Brera e via Pontaccio, allora ritrovi e crogioli di idee e progetti innovativi che coinvolgevano intellettuali, artisti, giornalisti e fotografi come Ugo Mulas, Alfa Castaldi, Mario Dondero e anche Carlo Bavagnoli e Giulia Niccolai. Ed è proprio da queste frequentazioni che nasce preponderante in Lucas la passione per la fotografia e più precisamente quella del fotoreporter freelance, una professione a quel tempo idealizzata, fatta anche di considerevoli sacrifici, ma per la quale avrebbe potuto impegnarsi socialmente e che in tutti i modi comunicava, ad uno spirito libero e ribelle come il suo, piena indipendenza ed autonomia senza vincoli e costrizioni dettate da un “capo”.

Sempre attrezzato di macchina fotografica Uliano documenta aspetti, virtù e contraddizioni di una città che conosce profondamente, Milano. Nel 1964; a ventidue anni fotografa nei due famosi bar di Brera, la bohème milanese dell’epoca, il Genis pittori, scultori e designer allora alle prime armi e che ben presto si sarebbero affermati: Ugo La Pietra, Luciano Fabro, Aurelio Caminati, Agostino Ferrari e Nanda Vigo. Ed è ancora sviluppando il tema della documentazione delle atmosfere cittadine milanesi che fotografa i protagonisti e i fermenti nascenti del tempo, che avrebbero delineato le linee di quella che sarebbe stata da allora in poi la musica italiana. Segue e fotografa i gruppi rock de I Ribelli e degli Stormy Six, frequentando anche uno dei cabaret che sarebbero entrato nella storia della attuale città metropolitana, il Cab 64 di Velia e Tinin Mantegazza, dove si esibivano cantanti Bruno Lauzi, Enzo Jannacci e Giorgio Gaber e gli attori Paolo Poli e Cochi e Renato.

Dopo queste iniziali esperienze lo spartiacque che rappresenta il Lucas degli inizi con il prosieguo della sua carriera di fotoreporter impegnato, sarà l’avvento del Sessantotto. Da allora in poi il suo impegno nel sociale sarà totalizzante e riguarderà temi diversi che lo porteranno in diverse nazioni d’Europa, del Medio Oriente e dell’Africa subsahariana. Inizia dalle piazze del sessantotto, fotografando la contestazione giovanile in luoghi stracolmi di studenti, operai e drappelli di polizia e le barricate; dalle università occupate, dai cartelli e striscioni e murales inneggianti alla lotta, delle assemblee con i contestatori dagli sguardi attenti e con le notizie diffuse dai megafoni Fotografa le manifestazioni del Movimento di Liberazione delle Donne (MLD) e del movimento femminista con i cartelli che magnificavano “il ritorno delle streghe” e mettevano in guardia con l’ormai noto slogan Tremate, tremate le streghe son tornate!

Questo sarà l’inizio di una serie, difficilmente elencabile, di tutti i diversi reportage fatti dal noto fotoreporter milanese nei suoi cinquant’anni di attività come freelance per giornali e riviste. Molti dei suoi più importanti reportage diverranno parte dei circa suoi 70 libri fotografici, un’altra delle peculiarità che fa di Uliano Lucas uno dei pochi fotoreporter italiani ad avere avuto una produzione tanto prolifica.(Ospite Premio letterario Energheia 2024_XXX edizione).

M

Manfredi Stefano, ha studiato e insegnato presso le università di Bologna, Ginevra, Trieste, Sheffield (UK). Ha lavorato per le edizioni Sylvestre Bonnard (Milano, gruppo del Saggiatore) e per 15 anni presso la Società editrice il Mulino (Bologna), dove ha ricoperto i ruoli di redattore e responsabile delle tecnologie digitali per la cura e la produzione di testi. “Umanista digitale”, dal 2015 dirige Edimill, società del gruppo del Mulino che realizza libri, cartacei e digitali, per vari editori: il Mulino, Carocci, Aboca edizioni, Marietti 1820. (Incontri sul tema editoria digitale 2018).

 Maggiani Maurizio, scrittore ligure, è una delle voci più significative della letteratura italiana, ha scritto “Il coraggio del pettirosso”, “La regina disadorna”, “Il viaggiatore notturno” che hanno vinto importantissimi riconoscimenti letterari, dal Premio Strega al Premio Campiello, al Premio Ernest Emingway.  “Mecanica Celeste” è l’ultimo libro edito da Feltrinelli. (Incontri con autori 2011).

Marano Francesco, napoletano, è ricercatore di discipline demoetnoantropologiche all’Università d Basilicata, dove insegna Etnologia e Antropologia Visuale. Si occupa di riti e feste religiose, storie di vita, museografia ed etnografia visiva. E’ autore di saggi, volumi e video etnografici; fra questi ultimi L’arte di Rumì ha vinto il Premio Costantino Nigra 2001. (Giuria Premio Energheia 2003_IX edizione).

Marchiolo Isabellagiornalista di Reggio Calabria, ha pubblicato per la casa editrice Ariel Schermi dell’utopia – glossario dei calabresi nel cinema. Suoi racconti sono recensiti in internet e da poco ha dato alle stampe “Comuni immortali”_Palomar. (Giuria Premio Energheia 2006_XII edizione).

Marramao Giacomoinsegna filosofia politica e filosofia teoretica presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi Roma Tre. Allievo di Eugenio Garin, nel 1969 si è laureato in Filosofia all’Università di Firenze. Dal 1971 al 1975 ha proseguito gli studi all’Università di Francoforte, lavorando soprattutto intorno ai diversi filoni del marxismo italiano ed europeo. Nel 1971 ha pubblicato Marxismo e revisionismo in Italia, rintracciando in Gentile la chiave di volta filosofica del marxismo italiano. Dal1976 al 1995 ha insegnato “Filosofia della politica” e “Storia delle dottrine politiche” presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. Nel 1979 è uscito il suo libro Il politico e le trasformazioni, nel quale ha posto a confronto le tematiche del marxismo europeo degli anni ’20-30 con le analisi delle trasformazioni del politico di Carl Schmitt (del cui pensiero egli è stato uno dei primi riscopritori). A partire dal volume Potere e secolarizzazione (1983) è venuto elaborando una teoria simbolica del potere (e del nesso politica-tempo) incentrata sulla ricostruzione ‘archeologica’ dei presupposti del razionalismo occidentale. Fondamentali, nel dibattito politico-culturale degli anni Ottanta, le sue collaborazioni a due riviste: Laboratorio politico (1981-1983) diretto da Mario Tronti e il Centauro (1981-1986), diretto da Biagio de Giovanni. È stato direttore scientifico della Fondazione Basso-Issoco, membro del Collège International de Philosophie di Parigi e professore honoris causa all’Università di Bucarest. Nel 2005 la Presidenza della Repubblica francese gli ha conferito l’onorificenza delle “Palmes Académiques”. Nel 2009 ha ricevuto il Premio internazionale di filosofia “Karl-Otto Apel” e nel 2013 il titolo di doctor honoris causa in Filosofia dalla Universidad Nacionál de Córdoba (Argentina). Ha conseguito altri premi: Premio Pozzale Luigi Russo a Passaggio a Occidente e Premio di filosofia “Viaggio a Siracusa” a La passione del presente. (Incontri con autori, ottobre 2019; Docente Seminario Cittadini del Mare 2024).

Martino Pierpaolo, consegue la Laurea in Lingue e Letterature Straniere nel Giugno 2000 discutendo una tesi su Virginia Woolf e il linguaggio musicale. Nel 2004 consegue il titolo di Dottore di ricerca in Teoria e Prassi della Traduzione (Percorsi Interculturali europei) discutendo una tesi sui rapporti tra Lingua, Suono e Musica.. Dal Gennaio 2005 è in ruolo in qualità di Ricercatore – nonché Professore Aggregato – di Letteratura Inglese presso l’ Università degli Studi di Bari. Si occupa di studi culturali, di letteratura modernista e contemporanea, e dei rapporti tra letteratura e musica. Ha pubblicato studi di argomento letterario, musicale e cinematografico su autori quali Shakespeare, Oscar Wilde, Virginia Woolf, George Orwell, Colin MacInnes, Alan Sillitoe, Philip Larkin, Allen Ginsberg, Jack Kerouac, Salman Rushdie, Kamau Brathwaite, Michael Ondaatje, Linton Kwesi Johnson, Hanif Kureishi, Hari Kunzru, Luke Williams, Paul Auster, Derek Jarman, David Bowie, Nick Cave, Morrissey, Beatles, Smiths e Radiohead. È autore di quattro monografie: Virginia Woolf: la musica del faro. Pagina e improvvisazione (2003), Down in Albion. Studi sulla cultura pop inglese (2007), Mark the Music. The Language of Music in English Literature from Shakespeare to Salman Rushdie (2012) e La Filosofia di David Bowie. Wilde, Kemp e la musica come teatro (2016), curatore di Exodus. Studi sulla Letteratura Anglo-Caraibica (2009) e Words and Music, Studi sui rapporti tra letteratura e musica in ambito anglofono (2015). (Ospite Premio Energheia 2021_XXVII edizione)

Massimi Fabianoscrittore, vive e lavora a Torino dove lavora per le redazioni di narrativa e saggistica della casa editrice Einaudi come editor, curatore di testi e traduttore. Ha inoltre collaborato con la casa editrice Rizzoli, con i quotidiani “La Repubblica”, “La Stampa” e “L’Unità”. (Giuria Premio Energheia 2005_XI edizione).

Masi Alessandro, romano, critico e storico d’arte, laureato in Lettere (con indirizzo artistico),  dal 1999 è Segretario Generale della Società “Dante Alighieri” – Sede Centrale di Roma. È stato, dal 1986 al 1988 titolare della Cattedra di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea presso “L’Istituto di Restauro” di Roma, diretto da Gian Luigi Colalucci; e negli stessi anni redattore dell’Archivio Storico dello scultore Umberto Mastroianni. Ha collaborato con “La Provincia Pavese”, “L’Avvenire”, “Roma”, “Il Tempo”, “Arte & Critica” “Arte Mondadori”, “Flah Art” e “Next”; attualmente riveste la direzione dei quaderni monografici di storia dell’arte contemporanea “I quaderni dell’Opera”. (Giuria Premio Energheia 2010_XVI edizione).

Masto Raffaele, scrittore, giornalista e conduttore radiofonico italiano. Dal 1989 lavora come giornalista presso la Redazione Esteri di Radio Popolare. Ha lavorato come inviato in Medio Oriente, America Latina e soprattutto in Africa, luogo dove ha preso ispirazione per scrivere molti dei suoi romanzi, oltre che per realizzare documentari e reportage di carattere politico, sociale e antropologico che vengono attualmente diffusi in tutto il mondo. Nei suoi libri, sempre collegati alle varie esperienze di corrispondente estero, Masto tratta dei temi della povertà e dell’ingiustizia di cui sono vittime le popolazioni del Terzo Mondo. La nuova colonizzazione (Baldini & Castoldi Dalai, 1998); Debito da morire (Baldini & Castoldi Dalai, 2000);In Africa. Ritratto di un continente senza pace (Sperling & Kupfer, 2003). (Incontri Lentamente 2004_IV edizione; Giuria Premio Energheia Africa Teller 2004_IV edizione).

Angela Mauro, inizia la carriera giornalistica a vent’anni nella sua città: Matera. Dopo la laurea in Lingue a Bari, segue un master in European journalism studies nelle Università di Utrecht, Aarhus e Cardiff. Prima di Huffpost, giornale che contribuisce a fondare nel 2012 sotto la direzione di Lucia Annunziata, lavora per l’Associated Press, Apbiscom, Liberazione, L’Espresso, Prima Comunicazione. Ospite di programmi giornalistici in tv e radio, è tra i conduttori della rassegna stampa di Radiotre Prima pagina. Consulente per l’Ue per il programma Mezz’ora in più, condotto da Lucia Annunziata su Rai3. È autrice di Stato d’Italia (Postcart 2011) e La volta buona (Editori riuniti 2014). L’ultima sua fatica letteraria Europa Sovrana. La rivincita dei nazionalismi (Feltrinelli Ed.). Hobby e rifugi: da subacquea incallita, sotto al mare; da lucana, a Rotondella. (Giuria Premio Energheia 2023_XXIX edizione)

Mazzucato Francesca, scrittrice e traduttrice. Ha pubblicato: “Hot Line, storia di un’ossessione” di cui è stata fatta una riduzione teatrale a cura di Aldo Vinci, “Relazioni scandalosamente pure”, “Amore a Marsiglia”, “Guida ai piaceri di Bologna”, “Il resto è carne” e, da pochi mesi, “Web Cam”. Suoi racconti sono stati pubblicati nelle raccolte: “La prima volta” e “Ragazzi al bar”. Per il teatro ha scritto “Amarsi a morsi”. (Giuria Premio Energheia 2001_VII edizione; 2002_VIII edizione). 

Mendizabal Alex, a Donostia nel 1961 e risiede a Roma dal 1982. Tra i suoi lavori troviamo: Contrappunti Interposti, Dagherrosuoni, concerti sotto acqua, Servizio Risparmio Tempo, micro musiche, Progetti sull’imitazione, Cinema Cieco, installazioni varie, silenziare film muti, Cinema Fraudulento. Fino al 1996 scrive numerose partiture per ensemble, pietre e carta, suonatori di fiati in calcinculo, orchestre e cori. Fonda vari gruppi come Curva Chiusa, Monnezza Sonora, Zine Animau, Convention, Marching Band, Senior Orchestra, Dissociazioni Unite AR. Ha realizzato una dozzina di “operette” e nei suoi cassetti si trovano piccole poesie. (Ospite Premio Energheia 2019_XXV edizione – “La Cultura è Capitale” con Ambasciata di Spagna in Italia).

valerio3Millefoglie Valerio, autore di Bari, vive dall’età di diciotto anni a Milano. Personaggio poliedrico, unisce l’attività di scrittore a quella di musicista e performer. Dal suo “romanzo trasformista” Manuale per diventare Valerio Millefoglie sono stati tratti un reading eseguito nel tour Fuori dal tunnel di Caparezza, e la canzone 14 gocce di Valium interpretata da Eugenio Finardi. Suoi scritti sono apparsi su Linus, Rolling Stone, Il mucchio selvaggio e sul sito di Smemoranda. Tra le sue pubblicazioni: Scontrini: racconti in forma di acquisto (con Matteo B.Bianchi)), Milano, Baldini & Castoldi Dalai, 2004; Manuale per diventare Valerio Millefoglie, traduzione di Matteo Colombo, Milano, Baldini & Castoldi Dalai, 2005; L’attimo in cui siamo felici, Torino, Einaudi, 2012; Mondo piccolo. Spedizione nei luoghi in cui appena entri sei già fuori, Bari-Roma, Laterza, 2014. Ha inciso il disco “I miei migliori amici immaginari” (quiet, please/EMI) e il singolo “No la borsa ma la vita”. (Ospite Premio Energheia 2014. Giuria XXVI edizione Premio Energheia 2020).

Las Mitocondria. È un gruppo formato da due artiste spagnole, María Ángeles Vila e Alicia Herrero, che sviluppano la propria ricerca attraverso diverse discipline quali le arti visive e la danza. Alicia si forma come ballerina e coreografa a Londra mentre María Ángeles termina gli studi di Belle Arti e realizza le prime mostre in Italia. Dal 2008 collaborano in spettacoli di danza, performance, mostre ed eventi. I loro lavori sono stati presentati all’Instituto Cervantes di Roma, Museo del Tossal, Valencia, ’escorxador- Centro di Cultura Contemporanea di Elche, Festival Internazionale del Mimo, Sueca, Casa Museo Mario Praz di Roma, Ric-Festival di Rieti, Internazionali BNL d’ Italia, Museo Carlo Bilotti, Istituto Cervantes di Sofia e AlbumArte di Roma. Hanno ricevuto i patrocini del Ministero per i beni e le attività culturali italiano, Regione Lazio, Teatres de la Generalitat Valenciana e Ambasciata di Spagna a Roma. Pagina web: www.lasmitocondria.com (Ospite Premio Energheia 2019_XXV edizione – “La Cultura è Capitale” con Ambasciata di Spagna in Italia).

lucia moisioMoisio Lucia, torinese, ha esordito come regista di cortometraggi e documentari per poi dedicarsi esclusivamente alla sceneggiatura. Ha scritto con Marco Ponti due lungometraggi per il cinema (L’uomo perfetto (cinquina dei Nastri d’Argento 2006)e Cardiofitness), diverse puntate di serie tv (Distretto di polizia, La strana coppia) e i booktrailer dei libri di Giorgio Faletti e Luciano Ligabue. Attualmente lavora presso la Scuola Holden dove segue progetti editoriali di narrativa per ragazzi. Ha curato la collana di libri Save The Parents per Feltrinelli Editore 2012/2013; e la collana Backstage per Loescher Scolastica 2013/2014.  Ha partecipato alla giuria del Festival Sottodiciotto nel 2013. (Giuria XX edizione Premio Energheia_2014).

José Molina. Nasce a Madrid nel 1965 e all’età di undici anni inizia la sua formazione in diverse scuole d’arte. A diciotto anni inizia a lavorare nel settore pubblicitario e nel frattempo completa i suoi studi presso l’Università di Belle Arti di Madrid. Ha presentato le sue opere in prestigiose istituzioni quali La Triennale di Milano, Fondazione Stelline, Fondazione Mudima, la Real Academia de España a Roma, il Museo Poldi Pezzoli, il Palazzo Reale di Caserta, il Museo Civico di Bressanone, e il Palazzo Ducale di Modena. Le sue opere sono state esposte a New York presso la Galleria Able Fine Art e a Miami presso Context Art Fair. Ha una presenza espositiva stabile anche in Asia. Pagina web: www.josemolina.com (Ospite Premio Energheia 2019_XXV edizione – “La Cultura è Capitale” con Ambasciata di Spagna in Italia).

Mondadori Sebastiano, scrittore, nato a Milano nel 1970, è laureato in Filosofia. Lavora in editoria e collabora con alcuni giornali e riviste tra cui: “l’Unità”, “Nuovi argomenti”, “Io donna”. Per Marsilio ha pubblicato i romanzi “Gli anni incompiuti”(2001), “Sarai così bellissima”(2002) “Come Lara e Talita”(2003). e nel 2004, per il Saggiatore, un libro intervista con il regista Mario Monicelli. (Giuria Premio Energheia 2003_IX edizione).

Montagnani Deborah, giovane scrittrice barese, laureata in psicologia, ha al suo attivo il romanzo: “Non ci resta che Holliwood”. Attualmente impegnata nel campo sociale, cura la rubrica letteraria di un settimanale delle Puglie. (Giuria Premio Energheia 1999_V edizione).

Montesano Giuseppe, laureato in lettere, vive a Sant’Arpino e insegna filosofia nel liceo “Cartesio” di Giugliano. Romanziere, ma anche critico letterario e traduttore. Con Giovanni Raboni ha curato l’edizione delle Opere di Charles Baudelaire per I Meridiano. Al poeta francese ha dedicato anche un “romanzo critico: Il ribelle in guanti rosa. Acuto osservatore della realtà, suoi articoli sono comparsi su Il Messaggero, Il Mattino, Diario, Lo Straniero. Ha vinto il Premio Napoli con A capofitto e il Premio Viareggio con Di questa vita menzognera. (Incontri con autori 2004).

Mosca Mondadori Arnoldo, poeta e editore, è stato il curatore – tra il 1998 e il 2009 – dell’opera mistica della poetessa Alda Merini, che si compone di dieci testi a sfondo spirituale. Ha collaborato anche, nell’ambito della collana “I libri di Arnoldo Mosca Mondadori”, con Fernanda Pivano, Margherita Hack e altri noti autori. Promotore nel 2008 del progetto “Porta di Lampedusa – Porta d’Europa”, scultura di Mimmo Paladino dedicata ai migranti morti e scomparsi in mare, è attivo in campo sociale, sostenendo in particolare i progetti dell’Associazione Amani Onlus Ong (e il progetto “Piccolo fratello” dedicato ai bambini di strada di Nairobi) e della Fondazione e del Centro Benedetta D’Intino. In collaborazione conla Casa della Carità e come presidente del Conservatorio G. Verdi di Milano, ha promosso nell’aprile 2010 i corsi di violino e fisarmonica per i bambini e ragazzi rom all’interno del Conservatorio di Milano. I corsi hanno portato alla nascita di un’orchestra di 24 elementi che ha visto il suo debutto il 27 novembre 2011 nella Sala Verdi del Conservatorio (il cantautore Eugenio Finardi ha seguito l’iniziativa e ha coinvolto alcuni dei ragazzi rom nel “Piccolo Ensemble Futuro”, che ha suonato insieme a lui nella sessantaduesima edizione del festival di Sanremo. Il progetto sta attualmente coinvolgendo, oltre ai bambini e ai ragazzi rom, anche bambini e giovani provenienti da altre etnie (che vivono in situazioni di grave disagio e che hanno talento musicale), che insieme a un gruppo di studenti del Conservatorio stanno formando l’”Orchestra dei Popoli”. (Giuria Premio Energheia 2012_XVIII edizione).

Mozzi Giulio, giovane scrittore di Padova, ha curato diverse raccolte di nuovi autori. Nel ’93 ha fondato a Padova la Piccola scuola di scrittura creativa. Ha condotto laboratori di scrittura anche all’estero. Tra le sue opere ricordiamo: “La felicità terrena” e “Fiction”. (Docente corso di scrittura creativa_2001).