Rapporto padre figlio nei premi Energheia
La Nuova – Lunedì 15 Settembre 2008
Il romano D’Arienzo si aggiudica il concorso letterario, sarà sceneggiato il racconto della D’Angelo
E’ “Maggio” del trentacinquenne romano Matteo D’Arienzo il racconto vincitore della quattordicesima edizione del Premio letterario Energheia. Sabato sera a Matera al museo Domenico Ridola, la giuria presieduta dallo scrittore Piernicola Silvis e composta dalla giornalista Beatrice Volpe e dallo scrittore Carlo D’Amicis ha scelto tra i dieci finalisti l’elaborato di D’Arienzo. Nelle motivazioni della giuria, si legge: “L’autore si è espresso con un registro stilistico maturo e consapevole, elegante, fluido e mai banale. Ha il pregio di affrontare un tema alto come il passaggio alla vita adulta, mettendo in luce la sfaccettata complessità del rapporto con la figura paterna, ben sintetizzata dall’immagine semplice ma suggestiva del bambino che impara ad andare in bicicletta sotto gli occhi attenti del genitore”.
Nel racconto indicato migliore per la realizzazione di un cortometraggio “Mio padre, un numeretto” della trentaduenne romana Francesca Primavera, la giuria ha riscontrato”Un racconto dall’impatto minimale, ma ricco di suggestioni e di stimoli estetici”.
Nel racconto indicato migliore per la realizzazione di un cortometraggio “Mio padre, un numeretto” della trentaduenne romana Francesca Primavera, la giuria ha riscontrato”Un racconto dall’impatto minimale, ma ricco di suggestioni e di stimoli estetici”.