Il 30enne keniano Muyumbu vince l’Africa Teller di Energheia
La Nuova del Sud 1 Dicembre 2007
Lo scrittore incontra in mattinata gli alunni dell’Olivetti e stasera riceverà il premio
Organizzato in collaborazione con l’associazione Amani il concorso è rivolto a talenti del Continente nero che abbiano fra i 16 e i 35 anni
Questa sera si svolgerà la cerimonia di consegna del sesto Premio Energheia Africa Teller, organizzato dall’associazione culturale Energheia. La manifestazione si terrà alle 19.30 alla Casa di Spiritualità Sant’Anna (in Via Lanera a Matera).
Nel corso della serata, organizzata in collaborazione con Basilicata Peace Point, Associazione Basilicata – Mozambico e Arci Matera, sarà presentato il volume “Africa Teller” (antologia dei racconti finalisti della VI edizione del Premio). Interverranno i giurati Ubax Cristina Ali Farah (scrittrice della Somalia), Kossi Komla-Ebri (scrittore del Togo), Alberto Gromi (docente all’Università di Piacenza).
A vincere la sesta edizione del Premio un giovane keniano: Gilbert Harrison Muyumbu, 30enne proveniente da Nairobi. Gilbert Harrison Muyumbu, che ha vinto con il racconto “Saulo Paul”, sarà presente questa sera. A seguire il concerto del Trio Minlan con Henry Olama (voce, chitarra, djembè e sonagli) del Camerun, Fustin Ntsama (voce, percussioni e sonagli) del Togo e Odjaba Agbeko (chitarra) del Camerun.
Gilbert Harrison Muyumbu, questa mattina alle 9.30, all’Istituto tecnico Commerciale e per Geometri “Olivetti” di Matera incontrerà gli studenti.
Il Premio Africa Teller, promosso da Energheia con l’associazione Amani, è rivolto ai giovani scrittori tra i 16 e i 35 anni, del Continente Africano e ha visto la partecipazione di oltre 200 racconti (scritti sia da ragazze sia da ragazzi, in prevalenza persone impegnate nel volontariato) in lingua inglese e sugli argomenti più disparati. Il bando è stato diffuso via radio Waumini nella zona del Centro Africa). I racconti sono giunti dall’Africa Centrale, in modo particolare dal Kenya. L’età media degli scrittori che hanno partecipato oscilla tra i 20 e i 24 anni. Quest’anno sono stati selezionati dieci racconti di giovani keniani che offrono uno spaccato di vita africana, voci dal Paese dove Amani e Koinonia lavorano insieme da oltre un decennio. Per Ubax Cristina Ali Farah, presidente della Giuria della VI edizione, “raccontare significa raccogliere pezzi di vita, dare loro un nuovo ordine, investirli di un significato etico ed estetico che è insieme frutto e specchio del mondo a cui l’autore appartiene. Assai originali nel combinare tematiche e stili, i dieci racconti selezionati in questa antologia, ci dimostrano l’importanza di creare occasioni grazie alle quali innescare il processo creativo, processo attraverso il quale coltivare e dare ossigeno all’immaginario delle voci narranti. Saulo diventa sempre più grasso e lustro, mentre trascorre giornate intento a gozzovigliare assieme ai suoi amici. L’unica missione di cui si sente investito sembra essere quella di convincere i clienti del negozio in cui lavora a comprare più oggetti possibili, incarico che svolge con un piacere ambiguo. La sua vita subisce una brusca virata quando una sera, abbandona la strada principale e la sua macchina viene aggredita da un malvivente. Dei cinque uomini provenienti dalla Nairobi civile Saulo sarà l’unico superstite. Le tragiche conseguenze della deviazione segnano profondamente il protagonista che da quel momento rifiuterà il suo stesso soprannome, Saulo, il fortunato, per tornare al più autentico Paul.
Saulo Paul, racconto vincitore di questa sesta edizione, è una parabola, un monito morale nei confronti di chi conduce una vita futile e parassitaria, senza interrogarsi troppo sul mondo.