Una nuova dimensione di Maria Concetta Ruggiero, Tricesimo(UD)
Il viaggio a Matera è stato per me l’ingresso in una diversa e inattesa dimensione caratterizzata dal silenzio dei sassi, dal colore chiaro, uniforme delle strutture intrise di storia, dall’incanto della notte quando le luci lasciano intravedere piccole costruzioni e frammenti di portali e campanili ricamati nel tufo.
Oltre alla sorpresa provocata dall’impianto urbanistico, mi sono piaciute la gentilezza, la particolare disponibilità degli abitanti che più che accogliere, si affidano, quasi si consegnano al visitatore con le loro tradizioni, con la loro civiltà millenaria che si intravede nel gesto, nel sorriso, nello sguardo che ti cerca senza timore.
Come ho detto durante la cerimonia di premiazione, per me il vero premio è stata la possibilità, l’occasione di venire finalmente in questa città per me sconosciuta, nonostante le immagini dei film o dei documentari in essa girati. Come sempre solo lo sguardo personale, la vista diretta aprono davvero la porta.
Mi piace infine dire grazie a quanti lavorano dietro le quinte per organizzare una manifestazione che mette in luce “l’utilità dell’inutile”, la bellezza, come diceva Gautier, indiscutibilmente superiore dei fiori rispetto a quella delle patate che sono tanto più utili e nutrienti.