Matera incanta di giorno e di notte
_ di Pietro Coletta
Giuria XVIII edizione Premio Energheia 2012
Mater – Matera
Segreta e materna appare Matera
negli abissi del tempo siderale meteora
nello scontro fragoroso con la terra sofferta
di burroni e caverne nelle sue viscere millenarie
di ipogee calcaree scavate e raschiate
da nude mani d’antenati fieri
sorge ieratico dal suo ventre materno
sull’orlo della rupe il Sasso Baresano
a guisa d’anfiteatro il Sasso Caveoso
scorrono nella fossa profonda e sofferta
le acque chete dell’antica Gravina.
Incredibile! Ogni qualvolta arrivo a Matera, lo stupore e l’emozione che ne consegue mi assale e mi pervade come se fosse il primo incontro d’Amore! Mi sono chiesto: perché Matera mi intenerisce il cuore a tal punto da rasserenarmi e riconciliarmi con l’esistenza? Ho meditato a lungo, profondamente, e credo sia l’incontro con quella mia parte recondita, ancestrale e primigenia, della mia essenza di uomo. È come se ritrovassi e ripercorressi le orme dei miei antenati. È come se cercassi la loro essenza per ritrovare me stesso, la mia natura di uomo smarrito nel bailamme cibernetico.
Mi sono domandato, inoltre, come sono mai riusciti nei secoli a realizzare un’opera d’arte architettonica e urbanistica di altissimo livello in totale armonia con quel suo habitat molto forte e severo, direi inospitale, utilizzando, nelle varie costruzioni architettoniche, materiali umili come la roccia calcarea circostante, seguendo i ritmi altalenanti della conformazione rocciosa e risolvendo armoniosamente, con grande maestria, i tanti problemi costruttivi ed estetici.
Matera incanta di giorno e di notte. Di giorno c’è un sapiente gioco di luci e ombre, mentre di notte sembra una nebulosa sospesa sul tempo siderale.
Eppure erano semplici e umili Maestri costruttori dell’Arte e della Vita, non Archistar come attualmente vengono definiti gli architetti di successo della nostra epoca.
Recentemente ho visto gli ultimi grattacieli costruiti a Milano, realizzati con materiali tecnologici d’avanguardia: vetro e acciaio specchianti. Spettacolari esteticamente ma algidi a tal punto da raffreddare le mie emozioni. Sono costruzioni per l’uomo-androide.
Paradossalmente e con un pizzico di ironia penso alla manifestazione culturale Energheia organizzata in un contesto urbano di grattacieli anziché in quello metafisico e poetico di Matera!