Premio Energheia Spagna 2020 al ventisettenne madrileno Angel M. Sancho.
L’associazione culturale Energheia comunica che lo scrittore Angel M. Sancho ventisettenne di Madrid è stato designato meritevole del Premio Energheia Spagna 2020 con il racconto La onda del amor. La menzione speciale va al racconto Bífida di Álvaro de Soto, trentatreenne di Barcellona.
Quest’anno, come di consueto, il Premio ha ricevuto il Patrocinio del Governo Spagnolo e dell’Ambasciata di Spagna in Italia.
Il vincitore e l’Ambasciatore di Spagna in Italia, S.E. Sig. Alfonso Dastis saranno ospiti della nostra città in occasione della cerimonia di consegna della XXVI edizione del Premio Energheia, sabato 12 settembre p.v., nei giardini del Museo D.Ridola. Sarà presente anche lo scrittore spagnolo Javier Sagarna, direttore della Escuela de Escritores di Madrid e direttore dell’EACWP (Associazione europea dei programmi di scrittura creativa).
Fernando Clemot ha coordinato sul suolo iberico la promozione del bando e la selezione dei racconti finalisti insieme a Mar Cassinello Plaza, Antonio Palacio Bascón, Alizia Pallás Solsona, Arantxa Álvaro Fariñas, Ana María Fabregat Carrascosa, Pura Fernández Vizcaíno, Pilar Rubio Álvarez, Lorenzo Rodrigo Blanco, Eric Michel Hubert Lannier, Pablo Insua García e Luis Serrano Lasa.
Il racconto La onda del amor di Ángel M. Sancho, vincitore del Premio Energheia Europe-Spagna 2020 si è distinto tra i manoscritti pervenuti alla giuria ispanofona italiana per lo sguardo originale e l’abilità rappresentativa. Il protagonista di questa storia ha deciso di riempire il vuoto della propria esistenza priva d’amore con due apparecchi: il televisore e il microonde che ha appena acquistato. Quest’ultimo, però, oltre a trasformare le portate invece di scaldarle o cuocerle solamente, si rivela anche strumento di comunicazione: a un primo bigliettino comparso misteriosamente un giorno al posto delle lasagne, ne seguono tanti altri. Dall’altra parte, a scrivere, c’è una lei per la quale pian piano inizia a nutrire un interesse corrisposto sempre più acceso e profondo, ma il dubbio, la resistenza, l’incapacità di lasciarsi andare ne annientano le prospettive. L’elettrodomestico è veicolo e metafora; si ripristina lo stato di quiete delle molecole, si azzera la sollecitazione delle particelle e l’onda purtroppo si rompe.
Menzione speciale del Premio al racconto Bífida di Álvaro de Soto, di Barcellona, dove si narra la storia suggestiva e inquietante di una bimba nata con la lingua bifida. Per i media era la prova dell’offesa arrecata a Dio con i nuovi trattamenti per la fertilità, per i genitori un tratto distintivo esclusivo, il privilegio di una creatura cui avrebbero insegnato il valore della rarità, ma l’evidenza delle circostanze li costringerà a guardare in faccia la realtà. La bimba non sarà mai ragazza, né donna: una lenta metamorfosi la sta riportando drammaticamente alla sua propria natura di rettile che asseconderà in modo definitivo abbandonandoli per ricongiungersi ai suoi elementi. Ora non è che la speranza di un padre, l’immagine di una “vita piena, felice, totale”.
Fernando Clemot scrittore spagnolo di Barcellona, laureato in Filologia spagnola all’Università di Barcellona, autore di “En la frontiera” (I migliori racconti della letteratura chiana_2008) e Siglo XXI: Los nuevos nombres del cuento espanòl._2010. Vincitore di numerosi premi tra i quali: Premio Internacional Barcarola de Narrativa_2006 e Premio Setenil_2009; collabora con numerose riviste letterarie tra le quali: Quimera, Barcarola, Educomania e Paralelo Sur.