Torre Annunziata, la giovane scrittrice Jo in finale al premio “Energheia”
Diplomata con il massimo dei voti al ‘Pitagora-Croce’ sogna di scrivere tanti libri
Si è appena diplomata e sogna di diventare scrittrice.Giovanna Barba, per tutti ‘Jo’, si è appena diplomata con il massimo dei voti al Liceo “Pitagora-Croce” di Torre Annunziata. Il suo amore per la scrittura e per l’italiano l’hanno portata a essere una delle finaliste del premio letterario “Energheia”, giunto alla sua ventisettesima edizione, che si terrà tra settembre e ottobre a Matera.
Il suo “Vento di parole” è un’opera di circa 15 pagine a tema libero. “Un giorno la mia insegnante di italiano mi ha parlato di questo concorso, grazie all’interessamento del preside Benito Capossela che aveva fatto il mio nome –ha affermato Jo- Ho sempre detto che il mio sogno è quello di diventare una scrittrice e per tale ragione ho partecipato già ad altre manifestazioni. Così mi sono messa alla prova per provare a crescere ancora”.
La giovane artista di Torre Annunziata ha utilizzato un tema assai discusso, in tempo di pandemia, come quello della quarantena. “Nel mio racconto la protagonista si chiama Sofia, la cui vita da un giorno all’altro prende una piega inaspettata a causa della reclusione forzata. Più tempo passa in casa, più le sue certezze si sgretolano (la scuola, le amicizie, le aspettative per il futuro). Tuttavia Sofia non è sola come crede di essere, specialmente quando la madre lascia la casa per andare a lavorare in farmacia. Tutto quello che deve fare è affacciarsi dal balcone della sua stanza, all’alba del suo diciottesimo compleanno, e trovare Leo, un ragazzo taciturno con una lunga storia da raccontarle.
Poi ha proseguito “Ho ambientato il mio racconto nella prima fase della quarantena perché, secondo me, è stato il momento più difficile per tutti quanti e come ci siamo sentiti noi giovani in quel periodo così pesante. La maggior parte delle persone tende a credere che per noi la quarantena sia stata un’occasione per non fare niente, copiare i compiti e perdere tempo sui social, come se non avessimo sofferto per la mancanza dei nostri amici, la nostra famiglia, le cinque-sei ore trascorse davanti al computer a causa della DaD. Secondo me tenere sempre a mente come abbiamo vissuto il 2020 è fondamentale per goderci al meglio ogni momento di libertà, senza dimenticare la sicurezza”.
Tanti i sogni e le aspirazioni nella vita di Jo, che a breve comincerà la sua carriera all’università. Con un chiodo fisso nella testa. “All’inizio ero orientata verso giurisprudenza, ma dentro di me sentivo che avevo fatto quella scelta più per rendere felici gli altri che me. Mi affascina la letteratura, quella antica e quella contemporanea, per questo voglio iscrivermi a lettere classiche. Come ho già detto, voglio fare la scrittrice, ma se ci penso mi ispira il mondo della cultura in generale”.