Rivedere Matera è stato come riaprire un discorso lasciato in sospeso nel tempo, di Roberto Leoni
_È stato un piacere tornare in questo 2018 a Matera, durante le giornate del Premio Energheia. Già due anni fa partecipai alle fasi finali con il racconto “La cerbottana”, serbando poi di quei giorni un ricordo bello e sempre vivo. Nuovamente la scrittura mi ha riportato nella città dei Sassi. Rivedere Matera è stato come riaprire un discorso lasciato in sospeso nel tempo: camminando per le sue strade ho ritrovato sensazioni divenute calde e famigliari, al contempo cogliendone di nuove e inaspettate, magari incontrate in certi scorci, prospettive e profumi per me ancora sconosciuti.
Scrivo ormai da vent’anni, soprattutto racconti, anche molto diversi tra loro per “stile” e per storie, ma sempre guidato da un’urgenza d’espressione che è il collante di tutti i miei lavori.
Quest’anno ho scelto di presentare al comitato di lettura un testo forse insolito e che tuttavia mi interessava per il carattere d’esperimento che conteneva: sono contento che abbia ottenuto apprezzamento da parte della giuria. Questo mi sprona a continuare sulla strada della scrittura, una strada sempre sconnessa, imprevedibile e faticosa, fatta talvolta anche di lunghi silenzi.
Un ringraziamento sentito va all’associazione Energheia per il lavoro culturale che da tanti anni porta avanti con forza e per avermi dato l’occasione – attraverso la passione tenace per la scrittura che ci accomuna – di poter riabbracciare la città.