Serve una società che sia più informata
Il Quotidiano – Mercoledì 4 maggio 2011
Roberto Vacca ospite di Energheia ha illustrato pro e contro della civiltà contemporanea
“Ufficialmente sono un ingegnere elettronico, ma di professione faccio il guru”.
Così si è presentato, alla platea della mediateca provinciale di Matera, venerdì scorso, lo sferzante e ironico ottantaquattrenne, Roberto Vacca: una tipologia d’intellettuale, definiremmo, in via d’estinzione.
Nell’ora di relazione tenuta per l’incontro promosso dall’associazione Energheia, infatti, Vacca, senza nessuna presunzione ideologica, ma solo con l’idea di rimuovere alcuni luoghi comuni, ha messo in discussione molti precetti che oggi passano dai canali di comunicazione di massa.
Il titolo del suo ultimo libro “Salvare il prossimo decennio”, la dice lunga, tra l’altro, sull’approccio alla vita da lui consigliato.
“Dobbiamo delegare il meno possibile la gestione dei nostri affari – ha spiegato nel suo intervento – e per fare questo dobbiamo studiare, per esempio, elevare i temi delle nostre conversazioni e cercare nel prossimo, sempre, qualcosa da imparare”.
Questo sarebbe un buon punto di partenza, fa capire, poi, va nello specifico: “Oggi, su molti temi, come: nucleare, ogm, riscaldamento globale, esprimiamo serenamente delle opinioni: ma quanto ne sappiamo in realtà?
Prendiamo un esempio su tutti: il caso degli Organismi geneticamente modificati.
Quanti sanno che c’è una tipologia di riso bianco, ogm, a base di vitamina A che ha evitato la cecità ad una parte della popolazione asiatica?
Eppure gli Ogm, oggi, sono totalmente demonizzati.
Vogliamo il solare e non il nucleare; ma sappiamo che il rendimento di un pannello fotovoltaico, ad oggi, è ancora del 16%?
Sarebbe più giusto dire, investiamo in ricerca sul solare; questo sarebbe un atteggiamento più consapevole.
Non vogliamo le guerre. Ma chi ha mai proposto seriamente il disarmo totale degli Stati?
Ci sono, in noi, una serie di contraddizioni che recitiamo ormai candidamente, si potrebbe sintetizzare, e che sono la misura di quanto noi tutti ormai siamo manipolabili.
Forse manca un incentivo all’approfondimento, o semplicemente all’utilizzo della propria coscienza critica”.
Roberto Vacca, attualmente, tiene seminari in tutta Italia e collabora con diverse produzioni televisive Rai.
Nel passato è stato consulente in previsione tecnologica, ingegneria dei sistemi, campagne di corretta informazione su grandi progetti tecnologici, management e formazione e, prima ancora, ha ricoperto incarichi presso il Ministero dei Lavori Pubblici e l’Ocse.