anno 2003 (I sensi – Sfiorare) Rannicchiata sul fianco destro, pensava a quanto si era arrabbiata con lui, quella sera. E che in quel momento
anno 2003 (I sensi – Sfiorare) C’era quel giorno, un’atmosfera tersa. Le voci di campagna si domandavano cose a cui lei non sapeva rispondere. Le
anno 2003 (I sensi – Sfiorare) Lo riconosco, sono un soggetto facilmente impressionabile e soprattutto portato ad imitare tutto ciò che suscita in me ammirazione.
anno 2003 (I sensi – Sfiorare) Poi, certe notti, avveniva un prodigio: lasciavo che il tempo gocciasse via dall’orologio e spalancavo le finestre, per rubare
anno 2003 (I sensi – Sfiorare) Le sfioro la schiena. Percorro con le dita, quasi senza toccarla, la curva della sua colonna vertebrale. Il suo
anno 2003 (I sensi – Sfiorare) Ho sfiorato la morte, quando due mesi fa è morta la mamma della mia migliore amica: l’abbracciai e ce
anno 2003 (I sensi – Sfiorare) Quel giorno sfiorai la felicità. La sfiorai come un calciatore sfiora il gol, accarezzando il palo con un tiro.
anno 2003 (I sensi – Sfiorare) La donna apparve all’improvviso, completamente nuda. Splendida guerriera, camminava voltata di fianco e gli passava davanti, flessuosa, nera, lucida.
anno 2003 (I sensi – Sfiorare) Menzione redazione de “La Gazzetta del Mezzogiorno” Menzione dell’associazione Energheia Le finestre del secondo piano si illuminarono. La