Uomini e muli. La preparazione alla Festa in onore di Maria SS. della Bruna
Uomini e Muli
Domenico Bia e Dino Cotrufo, 1996
La preparazione dei muli al tiro del Carro della Madonna della Bruna, rappresenta uno degli elementi di risonanza più suggestivi dell’intera festa. Lo scenario in cui si compie rimanda a particolari condizioni di esistenza un tempo espressione della società contadina tradizionale. Nei pressi dell’abitazione dell’auriga del carro, alla periferia della città, ai muli, prima lavati e strigliati, vengono posti i finimenti. Selle, staffe, testiere, capezze, redini, morsi, imbragature, martingale e anche qualche bardatura di fiori sono gli elementi caratterizzanti un rituale a cui prendono parte uomini che hanno una rara confidenza con animali un tempo indispensabili nell’ambito dell’economia del mondo rurale. Il rituale appare, al di là della sua funzione pratica legata ad allestire al meglio i muli per la festa, una modalità di reinterpretazione e rifunzionalizzazione di un mondo sociale scomparso. La complessità della società che questi uomini vivono quotidianamente, la varietà che essa presenta nell’alternarsi di stimoli differenti, caratteristica del mondo contemporaneo, sembra effettivamente interrompersi nello scenario dell’allestimento dei muli.
Prende corpo una dimensione non ordinaria carica di nuove implicazioni culturali, in cui il “saper fare” legato a modelli produttivi del passato, diviene occasione di una esibizione che accresce l’autoidentificazione di gruppo e di cui i protagonisti sembrano diventati via via consapevoli anche
per la presenza di un pubblico, sempre più interessato. Non è trascurabile il fatto che chi agisce in questo ambito festivo è portatore, nel proprio vissuto, della memoria del mondo tradizionale contadino, ma ha anche attraversato la grande trasformazione economica che ha progressivamente cancellato quel mondo.